Violenza sulle donne, una sedia rossa in consiglio provinciale a Bolzano
La presidente Rita Mattei: «E’ il posto vuoto lasciato da ogni vittima». La Diocesi alle parrocchie: «Diffondere i numeri di emergenza e sostenere le iniziative antiviolenza»
BOLZANO. Una sedia rossa, con sopra una borsetta e dei guanti, a ricordare ogni posto vuoto lasciato da una donna vittima di violenza. In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre, il consiglio provinciale di Bolzano aderisce alla campagna di sensibilizzazione a ricordo delle donne vittime della violenza di genere. "Vogliamo far sentire alle donne in pericolo che c'è una rete che le sostiene se decidono di denunciare", afferma la presidente Rita Mattei.
Da domani all'ingresso della sede consiliare sarà posta una sedia rossa con accessori femminili, a simboleggiare il vuoto lasciato nella società da ogni donna vittima della violenza di genere. La sedia resterà esposta fino al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani.
"È un tema di cui non si parla mai abbastanza - sostiene Mattei - Molto viene fatto dalle Istituzioni e dalla Provincia, ma purtroppo Il fenomeno è addirittura in aumento e il luogo più frequente dove si consuma la violenza sulle donne è la famiglia. Lo stesso questore di Bolzano mi ha fatto notare come spesso manchi una denuncia di quanto accada tra le mura di casa, il che non consente alle istituzioni di pubblica sicurezza di agire". "Le donne devono sapere che se denunciano sono tutelate dalle istituzioni, che mantengono sempre la riservatezza", sostiene ancora Mattei ricordando che "nei casi più difficili, si può ricorrere alla Casa delle donne, un rifugio sicuro dove si è protette da pericolose aggressioni". "È anche per far sapere alle donne vittime di violenza che esiste una rete che le può aiutare, che il consiglio espone la sedia rossa di Posto occupato", conclude Mattei.
La Diocesi: diffondere i numeri di emergenza
Un appello alla sensibilità verso le persone in difficoltà, in particolare verso le donne che si trovano in situazioni di violenza o in relazioni che opprimono, viene lanciato, per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, anche dall'Ufficio matrimonio e famiglia della diocesi di Bolzano Bressanone. La direttrice Johanna Brunner, sottolinea che la violenza contro le donne può essere contrastata solo con un grande sforzo di tutta la società: "Dobbiamo affrontare molti fattori diversi: le situazioni difficili di vita, la mancanza di possibilità di comunicazione, la vergogna di chiedere aiuto, i tabù, una cultura spesso paternalistica e altri ancora". Affrontare tutto questo è uno sforzo che non può essere lasciato soltanto alle persone colpite, ricorda Brunner: "Siamo tutti chiamati a reagire ai comportamenti che invadono e violano la sfera personale e ad attivarci quando si verificano forme di violenza. È una questione di coraggio civile e di responsabilità che interpella noi cristiani e tutta la società". L'Ufficio diocesano matrimonio e famiglia invita tutti, e in particolare le comunità parrocchiali e le associazioni, a sostenere le varie iniziative locali e a far conoscere i numeri di emergenza e le possibilità di aiuto per le donne in situazione di violenza.