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Zerzer, il direttore dell’Asl altoatesina: «ridurre l’attenzione spasmodica sui dati Covid»

Sposa la proposta del virologo Matteo Bassetti che ha fatto tanto clamore: meglio la pubblicazione due o tre volte la settimana

POSIZIONE DIVERSA: il virologo e il biostatistico favorevoli alla pubblicazione 



BOLZANO. Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, Florian Zerzer, sostiene la proposta del virologo Matteo Bassetti di sospendere la pubblicazione quotidiana del bollettino Covid.

"Sarebbe infatti meglio ridurre l'attenzione spasmodica sugli ultimi dati Covid. La loro stesura tra l'altro rappresentano un lavoro notevole", precisa Zerzer che auspica un intervallo di 2-3 bollettini alla settimana. 

Ma cosa detto Bassetti? "Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l'ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero". 

Queste le parole di Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, intervenuto alla trasmissione L'Italia s'è desta su Radio Cusano Campus.

"Che senso ha dire che abbiamo 250mila persone che hanno tampone positivo? Bisogna specificare se sono sintomatici, asintomatici, sono ricoverati, stanno a casa - aggiunge - Da una parte sono numeri che ci fanno fare brutta figura col resto del mondo, perché sembra che vada tutto male e invece non è così, nella realtà altri Paesi che hanno molti più contagi di noi cercano di gestirli in maniera diversa.

Se continuiamo così finiremo con l'andare in lockdown di tipo psicologico e sociale. Continuando a fare tutti questi tamponi immotivati, arriveremo a un punto che avremo talmente tanti positivi e contatti con positivi che l'Italia si fermerà".

Diversa la posizione di altri due altoatesini: un virologo e un biostatistico.

 "L'incidenza non è l'unico criterio, lo diciamo da tempo, e ultimamente ha perso d'importanza. Resta comunque indispensabile pubblicare regolarmente l'andamento della pandemia, come il numero dei ricoveri, per avere un quadro della situazione e per non creare l'impressione che la pandemia non ci sia più". Lo ha detto l'assessore alla sanità altoatesino Thomas Widmann.













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