Coronavirus

Zona gialla, si tratta sui dati. Dalla Svp fiducia al premier Conte

Parametri sanitari, ieri dialogo tra Bolzano (Asl) e la capitale. La Stella alpina: «In cambio abbiamo chiesto al premier di accelerare sui temi altoatesini»



BOLZANO. Giornata di contatti, ieri lunedì 18 gennaio, tra Bolzano e Roma. C’è la questione Zona rossa-Zona gialla a tenere banco, ma anche la fiducia al governo Conte.

Sul primo fronte l’Alto Adige ha scelto di tenere tutto aperto, o quasi, dopo l’ultima ordinanza del ministro Speranza che da domenica scorsa al 31 gennaio ha inserito la provincia di Bolzano tra le Zone rosse. Questione di parametri. Ieri mattina un primo confronto sui dati. La volontà di dialogo c’è, sia a Palazzo Widmann che nel governo. Quest’ultimo non ha per ora intenzione di impugnare l’ordinanza di Kompatscher.

Complice anche la questione del voto di fiducia al governo Conte. I voti Svp al Senato hanno un peso specifico elevato. E la Stella alpina ha deciso ieri di votare sì a questo governo. Volontà di dialogo è stata espressa anche dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.

Per quanto riguarda il fronte del Coronavirus attualmente in Alto Adige le aperture sono quelle, a grandi linee, da Zona gialla. Il ministero della Salute ha ordinato la Zona rossa da domenica scorsa, basandosi sulla proposta del Cts (Comitato tecnico scientifico).

Anche se, secondo Kompatscher, la Zona rossa avrebbe spiazzato anche lo stesso ministro Speranza, visto che l’Alto Adige si è ritrovato in un colpo solo da giallo a rosso. Adesso si dialoga sulla questione tecnica dei parametri che incidono sulle scelte governative per quanto riguarda i limiti legati alla pandemia. 

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