“58 sfumature di Pino” in arrivo al Puccini di Merano 

Merano. Raccontarsi non per autocelebrarsi, ma per dare notizia di una quotidianità in continua evoluzione, il tutto attraverso gli occhi di un uomo che fa della sua vita un “film”. Il viaggio...



Merano. Raccontarsi non per autocelebrarsi, ma per dare notizia di una quotidianità in continua evoluzione, il tutto attraverso gli occhi di un uomo che fa della sua vita un “film”. Il viaggio proposto sul palco e previsto per mercoledì 26 febbraio alle ore 20.30 ospitato dal Passirio Club presso il Teatro Puccini di Merano, si colloca all’interno di una realtà che si mischia alla finzione e che fa tappa presso le diverse stazioni che scandiscono una vita senza filtri: il cinema, la televisione, la musica e i nuovi media che hanno rivoluzionato il modo di comunicare ma anche gli stessi rapporti umani. Il pubblico che gode dei paesaggi attraversati da questo treno viaggia in prima classe accompagnato da un capotreno d’eccezione, ossia Pino Insegno che con “58 Sfumature di Pino” di Daniele Prato, Pino Insegno, appunto, e Federico Perrotta è protagonista di una proposta di Uao Spettacoli e Tehauana che si propone di far rivivere il meglio degli anni ’60, ’70 e ’80, tempi in cui la televisione ha lasciato un segno indelebile. Lo spettacolo esilarante per la regia di Claudio Insegno vede sul palco, dunque, anche il compagno di avventure abruzzese, l’attore Federico Perrotta, talento artistico che con il suo grande humour è pronto ad allietare il pubblico con simpatici riferimenti ai nuovi media, o battute su come è cambiata la visione della comunicazione; non mancano anche spunti utili per esaminare quella carenza di complicità e condivisione dei tempi moderni, conseguenza dell’evoluzione raccontata da Pino Insegno. In questo viaggio attraverso il passato si ripercorreranno le emozioni regalate dai più famosi film, si guarderà agli eccessi della televisione, si celebrerà la musica e verrà creato un parallelismo con la carriera di uno dei più grandi doppiatori del cinema in tutte le “sue sfumature”. Così il comico romano si interroga sulle nuove trasmissioni, sulle nuove fiction che la tv propone ai telespettatori di oggi o sui film, sui cantanti che hanno attraversato quegli anni, il tutto coinvolgendo direttamente il pubblico, in modo sereno ed empatico.















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