7 gennaio 1951. Gino Bartali "discesista" in Val Gardena
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Gino Bartali amava molto l’Alto Adige. Nei mesi di pausa dell’attività agonistica, faceva regolarmente delle puntate a Bolzano e Merano. A Bolzano non mancava mai di sedersi al tavolo del “Gambrinus” (era ghiotto di ravioli).
A Natale, per anni, è ospite fisso in Val Gardena (al “Posta” di Santa Cristina con la moglie Adriana e i figli Luigi e Andrea; la Vigilia assisteva alla messa di mezzanotte nella parrocchiale). Si rilassava sulle piste, ma - per precauzione- solo in slittino, e iniziava la preparazione per la nuova stagione sui pedali. Ai primi di gennaio del 1951, Ginettaccio viene scovato a Ortisei dal cronista dell’Alto Adige. Titolo: "Bartali discesista?"
«Gino Bartali - si legge -, non contento di essere un fuoriclasse del ciclismo mondiale, getta gli sguardi anche negli altri campi dello sport. Durante il suo breve riposo in Val Gardena, eccolo sciatore. Qui lo vediamo fraternizzare con gli olimpionici gardenesi. Da sinistra: Runggaldier Max, Runggaldier Albino, Senoner Angelo, l’amico di Gino, Luconi Ottorino, GINO BARTALI con la maglia dello Sci Club Gardena, Angeli Mass, Senoner Buby, l’olimpionico Demetz Vincenzo e l’olimpionico Alfredo Prucker con la maglia azzurra delle olimpiadi di St. Moritz». (lf)