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8 gennaio 1974. Nel gigante di Berchtesgaden nasce la mitica Valanga azzurra

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Quando è stato coniato il termine “Valanga azzurra” ? Narrano le cronache che tutto ebbe inizio una fredda mattina del 7 gennaio del 1974. Narrano perché la memoria storica è affidata agli “scrivani” dell’epoca visto che la gara non fu ripresa dalle tv  impossibilitate a trasportare telecamere e strumenti su impianti di risalita precari. E allora gli scrivani danno anche un titolo al gigante di Berchtesgaden, in Baviera, proprio sotto il Nido dell’Aquila di Adolf Hitler: è nata la Valanga azzurra.

Così titola l’Alto Adige l’8 gennaio 1974. Già perché in quel tracciato d’altri tempi su un canalone ripido e insidioso la gara di Coppa del mondo viene vinta da Piero Gros davanti a Gustav Thöni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl e Tino Pietrogiovanna.

Una cinquina tutta  azzurra ma anche la prima tripletta dello sci italiano che si affermava a livello mondiale dopo decenni di dominio, austriaco, svizzero e francese. Il Ct era Mario Cotelli che ha dovuto gestire un gruppo di campioni ma anche dei caratteri diversi con delle personalità anche estreme. Thöni era il fuoriclasse. Baciato dalla genetica anche Gros che avrebbe potuto vincere anche di più se solo si fosse applicato maggiormente in allenamento













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