A Corvara il clima è al centro con Luca Mercalli e Maria Pigato
Bolzano. Il meteorologo più famoso d’Italia, una economista a livello mondiale e il direttore dell’Alto Adige e Adige, in un incontro decisamente interessante, questo pomeriggio alle ore 17,30, nella...
Bolzano. Il meteorologo più famoso d’Italia, una economista a livello mondiale e il direttore dell’Alto Adige e Adige, in un incontro decisamente interessante, questo pomeriggio alle ore 17,30, nella Sala della Cultura di Corvara, all’interno della rassegna “Un libro, Un rifugio”.
Luca Mercalli, Miria Pigato Cottarelli e Alberto Faustini parleranno di “Crisi climatica: una sfida possibile?”.
Gli ospiti
Fin da piccolo Luca Mercalli - che domani sarà ospite anche a Comano Terme, per “Trentino d’autore”, sempre in compagnia del direttore Faustini - è stato innamorato del cielo. Nel suo “Filosofia delle nuvole”, racconta di aver costretto la famiglia a un viaggio a Ginevra per acquistare libri di meteorologia introvabili in Italia, all'inizio degli anni Ottanta. La passione è poi diventata anche lavoro. A diciott'anni ha conseguito l'attestato di Cultura aeronautica in Meteorologia, rilasciato dal Servizio Meteorologico dell’Areonautica Militare, poi è diventato il meteorologo più famoso d’Italia, con apparizioni in televisione con Fabio Fazio in “Che Tempo Che Fa”, poi “Ambiente Italia”, in teatro con la Banda Osiris, e adesso su “Il Fatto Quotidiano”.
Accanto al meteorologo, Luca Mercalli, c’è un’economista a livello mondiale e, tra le altre cose, moglie di Carlo Cottarelli. Miria Pigato lavora per la Banca Mondiale come 'practice manager' ed è responsabile del Climate Action Group. Prima di occupare l'attuale posizione a Washington (dove ha vissuto con il marito per 25 anni), Miria Pigato ha lavorato come capo economista per l'area Africa. Inoltre, è coordinatrice del programma nazionale per il Pakistan, responsabile del settore per le aree del Nord Africa e del Medio Oriente, dell'Asia del Sud e dell'Africa e responsabile per Europa, Russia, Asia centrale e Caraibi.
I temi
Le questioni sul tappeto sono tante, perché la crisi del Covid-19 non ha solo accelerato l’urgenza di porci domande fondamentali sulla sostenibilità del modello economico che abbiamo creato nei secoli scorsi. A fronte di un notevole progresso economico e sociale, siamo costretti a renderci conto che questo modello sta diventando insostenibile: circa l’80% dell’energia nel mondo, ad esempio, proviene ancora da combustibili fossili. Rivoluzioni tecnologiche, cambiamento climatico, disuguaglianze e difficoltà a trasferire su vasta scala tecnologie utili a ridurre le emissioni di carbonio.
Una “crisi” mondiale spesso sottovalutata dalla politica ma da tempo all’attenzione dei due esperti ospiti della rassegna che la guarderanno da punti di vista solo all’apparenza diversi fra loro. D.M.