Arte 

Al Museion continua  la mostra di Azpilicueta

Bolzano. Al Museion continua, nell’ambito di un progetto internazionale in collaborazione con CentroCentro, Madrid, e CAC, Brétigny, la prima mostra personale in un museo in Italia dell’artista...



Bolzano. Al Museion continua, nell’ambito di un progetto internazionale in collaborazione con CentroCentro, Madrid, e CAC, Brétigny, la prima mostra personale in un museo in Italia dell’artista Mercedes Azpilicueta (La Plata, Argentina, 1981).

In un mondo che richiede ordine, efficienza e trasparenza il progetto di Mercedes Azpilicueta si muove sul filo del caos e dell'eccesso. Bestiario de Lengüitas (Bestiario delle linguette) prende le mosse da una sceneggiatura scritta dall'artista per una performance futura che potrebbe o meno accadere. Disegni, costumi, sculture, installazioni audio e video, wallpaper e un coro di personaggi grotteschi abitano lo spazio espositivo, che si presenta come un palcoscenico - anche il pubblico è coinvolto con tutti i sensi in questa esperienza. Attraverso la combinazione di strategie visive e teatrali e una forte componente umoristica, l’artista ci invita così a mettere in discussione i modi in cui abitiamo questo mondo.

L’impiego del corpo; lo spaziare attraverso aree del sapere -dalla storia dell’arte alla musica popolare, dalla letteratura alla cultura di strada; la predilezione per figure considerate dissidenti - femministe, queer, migranti, individui esiliati- sono elementi centrali del lavoro di Mercedes Azpilicueta. Muovendosi tra diversi riferimenti e livelli di lettura, la sua pratica si traduce quindi in performance, video, testi e, recentemente, nella scultura fino ad esplorare il potenziale dello spazio teatrale. L’artista è già stata presente a Museion nella mostra Somatechnics (2018) con la performance ye-gua-ye-ta-yu-ta. In quella occasione aveva recitato, in dialetto castellano rioplatense, più di 400 insulti diretti alle donne argentine, facendo emergere un ulteriore, importante elemento della sua opera, ovvero la riflessione sulle disuguaglianze del linguaggio e il suo potenziale di aggressività basato sul genere.Per Bestiario de Lengüitas, presentata al quarto piano di Museion, l’artista dà vita a una sceneggiatura -potenziale e immaginaria- abitata da diversi personaggi grotteschi. Come su un palcoscenico di un teatro popolato dagli oggetti di scena più disparati, sfilano personaggi usciti dal pantheon personale dell'artista: donne di famiglia, nonne di fantasia e muse artistiche, come la Mala-Mama, una Sorella che vive nel limbo, una Maestra/Guardiana dal futuro. Sono presenti anche diverse figure della storia dell'arte e della letteratura, come la medioevale Dama con l'Unicorno del Museo Cluny di Parigi o l'artista Lea Lublin e il poeta e attivista gay Nestor Perlongher (1949-1992), a cui Azpilicueta si è ispirata per i suoi scritti e disegni.













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