Alla Galleria Casciaro la nuova mostra di Hubert Kostner

bolzano. Ieri ha inaugurato negli spazi della Galleria Alessandro Casciaro (Via Cappuccini 26/a, Bolzano) mostra personale di Hubert Kostner dal titolo “≠( disuguale)”. Come scrive Günther Moschig...


Corinna Conci


bolzano. Ieri ha inaugurato negli spazi della Galleria Alessandro Casciaro (Via Cappuccini 26/a, Bolzano) mostra personale di Hubert Kostner dal titolo “≠( disuguale)”. Come scrive Günther Moschig “Hubert Kostner (vive e lavora a Castelrotto) a partire dalle sue prime apparizioni nel mondo dell’ arte verso la fine degli anni ‘90 si dedica alla trasformazione e transcodificazione di oggetti e percezioni di tutti i giorni tramite lo spostamento del contesto. In tal modo, nel quadro di riferimento dell’arte egli rende possibile un cambiamento della prospettiva e quindi un più ampio quadro di interpretazioni. A questo scopo preleva spesso materiali e oggetti di consumo quotidiano estranei all’arte dal suo ambiente culturale, come per esempio un rivestimento di sci, una corda d’arrampicata oppure un bastone trovato per strada. Nell’attuale mostra Hubert Kostner si dedica alla distinzione e al potenziale di conflitto tra “naturale” e “artificiale”, tra ciò che esiste senza l’intervento dell’uomo e ciò che l’uomo ha creato. Non è la stessa cosa. "≠", disuguale, è intitolata la sua ormai 21esima mostra personale, la quinta nella Galleria Casciaro. Nelle due sale principali, Hubert Kostner contrappone materiali di tutti i giorni, allestiti in modo installativo: alla cera d’api “naturale” la plastica “artificiale” di bottiglie per bevande. Nel contesto dell’arte essi diventano “quadri di cera” e “sculture plastiche”. Mentre la cera d’api rappresenta la natura pura, la plastica è ormai diventata uno dei peggiori nemici dell’ambiente, anche perché come imballaggio frena il naturale processo di decomposizione dei materiali organici e da parte sua non è biodegradabile. Entrambi i materiali, la cera come la plastica, sono facilmente plasmabili sotto l’effetto del calore. A questo punto lo scultore diventa creatore di plastiche, capace di ricavare da entrambe le cose, dall’”artificiale” come dal “naturale”, qualità estetiche, lasciando agire il materiale. I lavori esposti sono stati realizzati tutti tra il 2017 e il 2020 e portano coerentemente avanti il concetto di Hubert Kostner di un confronto critico, mai però moraleggiante, con la nostra realtà di vita, seguendo la strategia scultorea della "deformazione".













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