Alla Galleria foto-forum “Heimat 2” di Marilù Eustachio

Bolzano. Questa sera, 10 dicembre, alle ore 19, presso la Galleria foto-forum di via Weggenstein a Bolzano, vernissage della mostra “Heimat 2” di Marilù Eustachio. Nata a Merano nel 1934, (vive a...



Bolzano. Questa sera, 10 dicembre, alle ore 19, presso la Galleria foto-forum di via Weggenstein a Bolzano, vernissage della mostra “Heimat 2” di Marilù Eustachio. Nata a Merano nel 1934, (vive a Roma) Eustachio ancora oggi associa la Val Venosta al sentimento di patria. «Negli ultimi anni si è accostata a questa sua patria attraverso circa 70 opere: una scelta della serie “Heimat” è stata presentata alla Kunst Meran/Merano Arte, dove, oltre a questo ciclo, è stata esposta una selezione di lavori degli ultimi vent'anni, offrendo così un’ampia prospettiva sulla vasta opera di Eustachio - con queste parole la curatrice della mostra e direttrice artistica del Kunst Meran introduceva l’esposizione - Dopo aver seguito il lavoro di Marilú Eustachio per anni e dopo aver accompagnato la sua carriera artistica lungo tutto il periodo della mia gestione della Galleria Spatia a Bolzano, sono molto grato alla Kunst Meran e alla signora Rekade per aver onorato un’artista nata a Merano. È un meritato e dovuto omaggio alla sua città natale». Nel 2016, in occasione del suo imminente ottantesimo compleanno, il Museion ha presentato, all’interno della collezione di studi, una scelta dei suoi "Taccuini" curata da Andreas Hapkemeyer.

Ora si completa il ciclo sulla Heimat grazie a una mostra fotografica nella galleria Fotoforum, con una selezione di fotografie tutte dedicate all'Alto Adige. I paesaggi dell'Alto Adige hanno ispirato innumerevoli opere dell'artista, la quale ha senz’altro realizzato migliaia di disegni e di fotografie, tutti appartenenti alla raccolta di opere “Tirolo”. Meno noti sono i suoi lavori fotografici, anche se lei, per molti anni, ha sempre viaggiato con il quaderno da disegno e con la macchina fotografica, catturando con quest’ultima impressioni, dettagli di case, paesaggi, cimiteri e persone. Molte delle sue fotografie sono nature morte, oggetti casuali disposti come nature morte. Vediamo montagne, alberi, fiori e paesaggi svilupparsi gradualmente da segni molteplici che si susseguono e si dissolvono l’uno nell’altro. Allo stesso modo in cui nei suoi disegni vengono a crearsi forme di grafica minimale, le sue fotografie mostrano la fisicità dell'oggetto e svelano le strutture del paesaggio nella sua visibile immaterialità.













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