Amore e Chimica, storia di Marie Curie
Bolzano. Domani, 15 febbraio alle ore 21, al Teatro Comunale di Gries, La Comune presenta lo spettacolo “Amore e Chimica”. Sul palco Daniela Zambaldi, Stefano Usmari, Mauro Manzo. Regia di Flora...
Bolzano. Domani, 15 febbraio alle ore 21, al Teatro Comunale di Gries, La Comune presenta lo spettacolo “Amore e Chimica”. Sul palco Daniela Zambaldi, Stefano Usmari, Mauro Manzo. Regia di Flora Sarrubbo.
Marie Curie, due volte premio Nobel (per la chimica e per la fisica) pioniera della ricerca più ardita e pericolosa, quella sulla radioattività, Marie Curie fu una donna energica e dura, ma anche tenera e appassionata. Orfana della madre dalla età di dieci anni, abituata sin da bambina a mantenersi da sola e a trovare le risorse e la forza di studiare, incontrò Pierre Curie in un freddo laboratorio di Parigi. Il suo cuore indurito si aprì e i due, uniti dall'amore e dalla passione per la scienza, per quattro anni, dal 1898 al 1902, vissero in un capannone gelido, sommersi da tonnellate di "pecblenda" per riuscire ad isolare il radio. La commedia è il racconto delicato di questi quattro incredibili anni. A Marie in particolare, europea antelitteram (nata polacca, naturalizzata francese) va il merito di aver aperto le porte della scienza alle donne, oggi numerose nei laboratori di tutto il mondo. Il suo indomito ardore e l'impegno nell'esplorare l'ignoto, Maria finirà poi per pagarli con la vita, esposta per troppo tempo alle radiazioni; questo però fa parte della storia, non della commedia, che finisce con la comunicazione del primo premio Nobel. Si vuole sfatare una tradizione errata sull'austerità degli scienziati e ci racconta con entusiasmo la loro vita di tutti i giorni: la frenesia della ricerca, la tenerezza del loro rapporto, la gioia di avere figli, di frequentare gli amici, poi le pressioni gerarchiche, le speranze, le delusioni, la competizione internazionale; e lo fa in modo che tutto questo sia pieno di divertenti contraddizioni, di colpi di scena e di meccanismi ricchi di autentica comicità. Il quadro storico resta rispettato, i fondamenti scientifici esatti, ma le vicissitudini umoristiche ci dipingono i Curie sia come ricercatori sia come esseri umani con la loro meravigliosa vitalità.