Arriva la Youth Orchestra of China E spazio ai Queen 

Da non perdere. Nata nel 2016 la è diretta da Ludovic Morlot La Haydn alle Semirurali con l’esecuzione di “Bohemian Rapsody”  



Bolzano. Ancora una volta, il Bolzano Festival Bozen, dà ampio spazio ai giovani che avranno la possibilità di confrontarsi con i grandi maestri della musica classica. L’Accademia Gustav Mahler si svolgerà dal 25 luglio al primo agosto e offrirà ai migliori studenti d’Europa la più alta formazione musicale possibile, con docenti di fama internazionale, in una serie di masterclass incentrate sullo studio del repertorio cameristico e orchestrale. Quest’anno i corsi verteranno soprattutto sulle opere del compositore romantico Franz Schubert, morto in giovane età dopo una vita di ristrettezze economiche e scarso successo. Proprio l’appuntamento con l’Orchestra dell’Accademia Gustav Mahler aprirà quest’anno il Bolzano Festival Bozen con un grande concerto inaugurale all’Auditorium di via Dante il 25 luglio alle ore 20.30, in cui verrà eseguita oltre all’Overture “im italienischen Stile” anche la Sinfonia in Do Maggiore D944 anche detta “La Grande”, considerata la nona e ultima sinfonia completa di Schubert. Eseguita per la prima volta sotto la direzione di Felix Mendelssohn nel 21 marzo 1839, dopo la morte del compositore, è considerata la sua opera più fine ed innovativa, e condivide con altre opere ultime il grande fascino di quel limite invalicabile che per molti compositori fu la nona sinfonia. A condurre l’orchestra sarà Marc Minkowski, direttore di altissimo calibro conosciuto soprattutto per le sue interpretazioni del repertorio barocco francese. Claudio Abbado, fondatore dell’Accademia e ospite assiduo della città di Bolzano era convinto che la musica da camera fosse la chiave per diventare orchestrali di livello internazionale. Per questo il repertorio cameristico di Schubert sarà al centro dei corsi di quest’anno, tenuti da 16 membri della Mahler Chamber Orchestra a cui si aggiungeranno Vera Beths (violino), Volker Jakobsen (viola) e Julian Steckel (violoncello). Il coronamento dei corsi saranno i concerti di musica da camera che si terranno presso la Sala Congressi dell’Ospedale di Bolzano il 28 luglio, nella Residenza Mariaheim di via Novacella il 29, a Palazzo Mercantile con 4 concerti il 30 luglio e tre il 31, e per concludere al Centro Interculturale Mafalda il primo agosto alle 11. verranno eseguiti veri capolavori come il Quartetto per archi D 810 “La morte e la fanciulla”, il celebre Ottetto D 803, il Quintetto per pianoforte “La Trota” D 677 e molti altri. Il concerto in ospedale sarà realizzato in collaborazione con l’associazione “Donatori di musica”, mentre invece alla Residenza Mariaheim si rinnoverà la collaborazione con i piccoli musicisti del “Progetto Suzuki Bolzano” di Ilaria Miori. E poi ci sono i concerti delle Orchestre Giovanili, la European Union Youth Orchestra e la Gustav Mahler Jugendorchester, nate entrambe da un ambizioso progetto di Claudio Abbado per la formazione degli orchestrali del futuro. I loro concerti sinfonici sono il fiore all’occhiello del Bolzano Festival Bozen. La EUYO diretta da Vasily Petrenko dedicherà un intero concerto a Beethoven eseguendo la Nona Sinfonia al Teatro Comunale, il 7 luglio alle 20,30, con l’Ensemble Vocale Continuum diretto da Luigi Azzolini e i solisti Miah Persson (soprano), Theresa Kronthaler (mezzosoprano), Norbert Ernst (tenore) e Leon Košavic (baritono). Il secondo concerto invece vedrà sul palco l’atletico Andreas Ottensamer, primo clarinetto dei Berliner Philarmoniker, tra i solisti più apprezzati sulla scena internazionale, impegnato in uno dei brani più noti per questo singolare strumento a fiato, ovvero il Concerto per clarinetto K 622 di Mozart, una delle sue ultime e più struggenti composizioni, il 13 agosto alla stessa ora. Nella seconda parte l’orchestra diretta da Stéphane Denève, per la prima volta a Bolzano sul podio della EUYO, eseguirà la Sinfonia n. 5 di Mahler, che pur non essendo la sua ultima sinfonia, come la nona per Beethoven e Schubert, è tuttavia una delle sue più sofferte creazioni, a cui lavorerà fino al 1911. Torna a Bolzano con la Gustav Mahler Jugendorchester anche il celebre baritono Christian Gerhaher, che diretto da Herbert Blomstedt eseguirà i Rückert-Lieder di Gustav Mahler, il 23 agosto, ed i Canti biblici di Antonin Dvorák, un vero capolavoro del compositore eseguito qui nella versione per voce e orchestra realizzata nel 1895. La grande novità di quest’anno tuttavia viene da oriente, ed è la National Youth Orchestra of China, fondata nel 2016 e diretta da Ludovic Morlot, direttore stabile della Seattle Symphony Orchestra, l’orchestra eseguirà una partitura cara al pubblico e ai pianisti di tutto il mondo: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 di Beethoven, che sarà interpretato da Garrick Ohlsson. Un musicista quest’ultimo che con Bolzano ha un legame speciale: nel 1966 infatti vinse il primo premio del Concorso Internazionale Ferruccio Busoni. Della rassegna dedicata alle orchestre fa parte anche il tradizionale concerto dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento al Parco delle Semirurali, il primo agosto, ogni anno un’ occasione di ritrovo per un vasto e variegato pubblico nello straripante anfiteatro che domina le rovine dell’antica pieve di Santa Maria in Augia. Nella calda estate bolzanina l’orchestra diretta da Roberto Molinelli ripercorrerà secoli di musica britannica dalle composizioni del re Enrico VIII fino ai Beatles e ai Queen, con la scrittura per orchestra di Bohemian Rapsody.D.M.















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