Busoni, formula anti-lockdown con il video dei candidati

Bolzano. Chi ha in mano le chiavi della musica non le ha usate soltanto per chiudere le porte dei teatri e delle sale da concerto: la maggior parte dei responsabili delle associazioni e dei direttori...



Bolzano. Chi ha in mano le chiavi della musica non le ha usate soltanto per chiudere le porte dei teatri e delle sale da concerto: la maggior parte dei responsabili delle associazioni e dei direttori artistici, in Alto Adige ha reagito subito alla pandemia e al lockdown. E dopo i primi due mesi di paralisi ha messo in campo risorse per riaccendere il suono e riavvicinare il pubblico. Fra questi Peter Paul Kainrath, responsabile di Bolzano Festival Bozen, di Transart e del Concorso Busoni, che ha escogitato nuovi formati e trovato nuovi spazi per far fronte alle norme anti-assembramento. Con risultati notevoli. L’ultima “invenzione” riguarda il prestigioso festival pianistico Ferruccio Busoni: «Una situazione radicalmente inedita, è diventata una grande opportunità per noi organizzatori, perché ci ha imposto una ricerca a tutti livelli, dal contenuto al contenitore. E allora anche per non rinunciare all’edizione di quest’anno del nostro concorso ho trovato una soluzione assolutamente inedita. Apparentemente, il “Busoni” è la manifestazione che ha sofferto di più il lockdown: aspettavamo cento concorrenti da tutto il mondo per le selezioni al Conservatorio e invece stop. E allora un’edizione da record con 506 candidati iscritti non si poteva rinviare o cancellare». Ed ecco la soluzione creativa: «Mentre molti altri concorsi sono stati cancellati o rinviati (il Liszt cancellato, il Van Cliburn spostato al 2022, lo Chopin spostato al 2021) noi che abbiamo la fortuna di avere un formato biennale abbiamo potuto chiedere ai candidati di mandare un video; la giuria ne ha selezionati cento, e a quel punto abbiamo creato il Glocal Piano Project, ovvero un festival che a novembre dal 7 al 15 in venti postazioni della Steinway in giro per il mondo realizzerà una serie di piccolissimi eventi pianistici, da Toronto a Sidney ad Amburgo. I candidati suoneranno nella propria nazione, davanti a pochissimi spettatori, e i filmati professionali delle loro esibizioni verranno caricati sul sito del Busoni. La giuria esaminerà online le loro performance scegliendo i 27 finalisti e lo potrà fare anche il pubblico, che potrà scegliere gli stessi nomi oppure aggiungerne di nuovi fino a un massimo di sei. In totale, 27 finalisti che poi ospiteremo finalmente a Bolzano la prossima estate, pandemia permettendo».F.Z.















Altre notizie

Attualità