“David di Donatello”, Benno Steinegger in corsa
Cinema. L’attore altoatesino vive oggi a Bruxelles e si muove tra set, palcoscenico e visual art La produzione lo ha proposto per due titoli: “Tensione superficiale” e “Confine incerto”
Bolzano. Da Bolzano è partito per studiare a Firenze. Poi non si è più fermato: ha abitato a Londra, in tante altre città e adesso vive a Bruxelles, con la moglie bolognese e due figli, e dove fa l’attore, l’artista, il performer, il regista e altro ancora. Adesso è stato indicato dal produttore come miglior protagonista al Premio Davide di Donatello 2021 con ben due film: “Tensione superficiale”, opera prima di Giovanni Aloi, e “Un confine incerto” diretto da Isabella Sandri, dove interpreta la parte di Gustav Senoner. Classe 1980, Benno Steinegger, mentre studia politica all'Università di Firenze, tra il 2000 e il 2006, inizia a lavorare come attore, direttore e tecnico di workshop per alcuni teatri e compagnie di ballo in Toscana. Nel 2007 vince un application per il Master of Advanced Theatre Practice alla Central School of Speech & Drama, dell’Università di Londra. Nel 2008 fonda il gruppo teatrale collettivo, Codice Ivan, con il quale crea diverse performances, video, pièces di arte visuale e teatrali. Come performer, Steinegger lavora con direttori teatrali e cinematografici nonché artisti visuali, quali: Jesse Ash, Yan Duyvendack, Rodrigo Garcia, Kinkaleri, Motus, Michael Portnoy/Promt e e Giacomo Battiato. Nel 2013 inizia la carriera da solista creando sue performance e video. Il suo progetto più importante da allora è The Casting, ospitato in due festival, tra cui Transart a Bolzano. Il suo “I (to be defined)” vince il prestigioso Nordic Fringe Award al Fringe Festival di Göteborg. Come regista teatrale ha diretto una produzione allo Staatstheater Braunschweig (DE) con la collaborazione della Hochschule für Bildende Künste Braunschweig e la Hochschule für Musik, Theater und Medien Hannover. Tra le altre cose fa anche l’attore. Poi fa anche l’attore. Nel film Manaslu - La montagna delle anime (2018) di Gerald Salmina interpreta la parte di Gregor Demetz e quindi i due ultimi, “Un confine incerto” e “Tensione superficiale” con i quale spera di arrivare alla candidatura del premio Davide Di Donatello. «I film sono stati registrati entrambi un paio di anni fa, poi ci sono stati dei ritardi, poi è arrivato il covid. Il produttore mi ha proposto al Premio Davide Di Donatello come migliore interprete. Per la candidatura dovrò aspettare fino alla fine di febbraio, ma io sono già contento anche così. E’ un riconoscimento prestigioso che mi ha fatto molto piacere», ci dice dalla sua casa di Bruxelles. Benno Steinegger ha al suo attivo una decina di film per il cinema e la televisione, un po’ in tutta Europa (perché indifferentemente in italiano e in tedesco) tra cui la nuova pellicola di Roberto Faenza “Resilient” e “Nanga Parbat - Mein Schlüsselberg” di Reinhold e Simon Messner in cui ricopre il ruolo proprio di Messner, “The spy” di Jens Jonsson e “Max e Hèléne” di Giacomo Battiato e “Una coppia modello” di Fabrizio Costa. «Io ho sempre lavorato il teatro - ci dice, - ha poi ho cominciato a ricevere proposte di lavoro come attore per film soprattutto cinematografici e anche per la televisione. Siccome il mio stile di recitazione in teatro viene spesso descritto come “cinematografico” il salto dal teatro al cinema gli è sembrato naturale e abbastanza semplice. Sono stato anche fortunato perché ho potuto lavorare con grandi registi come Roberto Faenza. Il suo “Resilient” è stato girato in parte anche in Alto Adige questa estate ed è la storia del premio Nobel per la medicina Mario Capecchi. Quanto ai due film che saranno candidati al Donatello, mi piacciono perché affrontano temi sociali molto importanti, come la prostituzione e la pedopornografia, in modo molto delicato e poetico. Mi piacciono i film impegnativi, che trattano tematiche delicate di cui si parla con difficoltà. Adesso incrocio le dita e attendo con ansia la candidatura al David di Donatello…»