Dekadenz, la stagione parte con Onkalo

bressanone. Tra le programmazioni di concerti che vantano una bella storia nella provincia di Bolzano, c’è quella dell’Associazione Dekadenz di Bressanone, il cui fulcro principale si focalizza sul...


Giuseppe Segala


bressanone. Tra le programmazioni di concerti che vantano una bella storia nella provincia di Bolzano, c’è quella dell’Associazione Dekadenz di Bressanone, il cui fulcro principale si focalizza sul teatro e sul cabaret in lingua tedesca, ma che fin dai suoi primi anni di attività ha privilegiato il jazz, forte della competenza di Norbert Dalsass, musicista e organizzatore instancabile. Ricordiamo, nella Anreiterkeller, la cantina in via Alta Angelo Custode, il passaggio di personaggi come Dave Holland, Stephen Scott, Gerry Hemingway. La programmazione, che nel corso del tempo si è rinvigorita e rinnovata ponendo attenzione alla nuova scena europea, in particolare tra Italia e mondo germanico, non si è interrotta nemmeno quest’anno e riprenderà con il consueto appuntamento autunnale oggi, giovedì 15 ottobre, quando sotto la volta a botte si presenterà il quartetto “Onkalo” dell’arpista svizzera Julie Campiche, con Leo Fumagalli ai sassofoni, Manu Hagmann al basso elettrico e Clemens Kuratle alla batteria. Chi, tra il pubblico affezionato della Anreiterkeller, ricorda la formazione “Orioxy”, ha già apprezzato il valore dell’arpista, che ora ha coinvolto tre giovani musicisti elvetici in questo nuovo progetto, nato nel 2016 e già presentato in numerose occasioni, tra l’altro a Dublino e al Jazz Festival di Montreux. La musica di Onkalo utilizza ampiamente l’effettistica elettronica, che si intreccia alle parti compositive e alla libera improvvisazione. C’è il riferimento al rock progressivo degli anni Settanta e Ottanta, mentre l’utilizzo dell’arpa stabilisce contatti stimolanti con la musica accademica e con il folklore. Un corpus musicale che si libra tra contrasti e concordanze, negli equilibri più sottili tra suoni elettronici e acustici. Il 29 ottobre la rassegna di Bressanone prosegue con il quartetto “pol.D”, che allinea Fabian Rucker al sax alto, Michael Tiefenbacher alle tastiere, Tobias Vedovelli al basso elettrico e Michael Prowaznik alla batteria. Il gruppo, formato nel 2017, assembla un materiale ampio, che dà vita a contrasti e parallelismi, cercando di riunire tutto in un potenziale dialogo, dove le parti improvvisate hanno un ruolo importante. Il 12 novembre i riflettori della Anreiterkeller si rivolgeranno all’Estonia, per presentare il duo di voce e contrabbasso con Kadri Voorand e Mikhel Mälgang. La coppia di musicisti si è già esibita nel 2018 nella cornice dell’Alto Adige Jazz Festival. Nell’occasione, la Voorand si è fatta prezzare come performer dal temperamento poliedrico, che riesce a coniugare la canzone e il jazz contemporaneo, il soul e la tradizione folklorica nordica, senza perdere il filo logico della propria esibizione e utilizzando l’elettronica, il violino, le tastiere in una performance ben assecondata dal contrabbasso di Mälgang. Il 19 novembre la scena sarà affidata a un’altra protagonista, che il pubblico altoatesino conosce e apprezza ormai bene: la sassofonista e vocalist Helga Plankensteiner presenterà un'inedita formazione con tre fiati dal registro basso, il suo sax baritono, il clarinetto basso e la tuba. Il repertorio è dedicato interamente a composizioni di Jelly Roll Morton, il grande pioniere che amava definirsi “inventore del jazz”. Si chiude il 10 dicembre con Roberto De Nittis, votato quest’anno come miglior nuovo talento italiano dal referendum della rivista Musica Jazz. Il pianista sarà alla guida dell’ampia formazione di otto elementi, già protagonista del suo interessante Cd “Dada”, in cui si fa uso esclusivamente di strumenti giocattolo, per “generare mondi sonori inaspettati”, ma che abbiano la dignità di una musica completa. Spicca, nell’organico, la presenza della vocalist Ada Montellanico.













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