Gio Evan al Cristallo con “Albero ma estro”
La stagione de L’Obiettivo. Domani il concerto di uno dei giovani cantautori più interessanti «Sono un testimone della sovraeducazione anarchica che passa attraverso scrittura e voce»
Bolzano. “Ci si innamora a prima vista, si dimentica ad occhi chiusi”. Oppure: “Per quando tornerai ti ho messo l’amore da parte”. Le parole di Gio Evan, le canzoni e poi i libri, le poesie, gli aforismi dispensati su Facebook dal cantautore pugliese, sono così: lievi, piene di humour e qualche volta profonde, anche se spesso prevale il calembour, il gioco di parole. E anche per questo, per l’originalità del suo repertorio, per l’immediatezza del suo “messaggio”, Giovanni Giancaspro in arte Gio Evan è uno dei cantautori più corteggiati della nuova generazione. È quello citato da Elisa Isoardi per dare l’addio a Salvini: “Non è quello che ci siamo dati a mancarmi ma quello che avremmo dovuto darci ancora”. Di lui – che domani 2 ottobre sarà di scena al Teatro Cristallo di Bolzano con una tappa del tour “Albero ma estro” nella stagione de L’Obiettivo – qualcuno ha scritto sdegnato che la sua non è letteratura, malgrado i vari libri pubblicati per Fabbri. E allora chiediamo direttamente all’artista: la letteratura sta a Gio Evan come…
“Come l’edera sta al verticale quando coglie l’occasione dal pioppo”.
Un passo indietro, allora. Chi sei, che cosa fai? Partendo da quei sette anni (dal 2007 al 2015) passati a visitare il mondo in sella a una bicicletta.Un capitolo importante della tua vita.
Quello che faccio è visibile agli occhi, sono un testimone della sovreducazione anarchica, porto attraverso la scrittura e la voce, le manifestazioni della poesia, parlo delle gigantezze celesti a cui faccio fede. Ma la verità è che il verbo fare è più grande di qualsivoglia nostra spiegazione, dobbiamo accontentarci di non poterlo veramente sapere.
Per il “cosa fai”, si tratta di capire come fa uno ad essere – come recita la biografia ufficiale – “scrittore, poeta, cantante e cantautore, filosofo, umorista, performer e artista di strada”. Che cosa ti riesce meglio?
Porto la bolla della livella artistica a pareggio con tutto, mi riesce meglio la gratitudine, lei, poi, da buona grazia, si occupa di riversarsi in me nelle sue mille ramificazioni. Io sono un canale, l’ arte che emano è la medesima che ricevo da profonde altitudini, io non me lo spiego e non mi va di andare ad analizzare matematicamente la magia che mi avviene dentro, preferisco semplicemente dirle grazie.
Il curriculum anche a livello di dischi non è meno curioso delle risposte di Evan: due doppi album a distanza di un anno. E ora un nuovo singolo. Che prelude ad un altro album?
Non posso escludere un altro album. Le canzoni vanno avanti, la mia chitarra non riposa, le melodie dentro continuano ad esplodermi in cuore. Io obbedisco e trascrivo. Qualcosa di nuovo, questo posso immaginarmelo, lascio però un piccolo spazio all’imprevedibile, quindi chissà.
Veniamo al tour intitolato “Albero ma estro”: dobbiamo cercare di capire o ci deve bastare il gioco di parole?
Il gioco nella mia vita è tra le cose più serie a cui faccia riferimento, non escluse le maestrie con le parole, e come ogni gioco porta con sé un profondo valore, un concetto ben ferreo, anche qui troviamo tutto chiaro. Sono schierato dalla parte del bosco dove vivo e prendo il silenzio giusto per entrare in dimensioni fonde. Mi sento un albero, insomma, ma conservo in me il dono dell'estro, del movimento. Alla domanda chi sei, forse potrei rispondere cosi, sono un bosco che cammina.
A Bolzano in trio acustico. Con qualche dedica al brutto momento che viviamo, o alla speranza di uscirne? Che cosa ci dobbiamo aspettare?
Sarebbe preferibile non aspettarsi mai nulla, ma se avete proprio la necessità di qualche indizio, posso dirvi che porterò con me tutto il repertorio multiforme: la musica, la poesia, il teatro. Improvviserò molto, perciò, aspettatevi l'inaspettato, è l'ì che accade il magnifico.
Precedenti bolzanini o altoatesini, anche per diletto o per caso?
Nessun precedente, veniamo nuovi, pronti a regalarvi la nostra prima pelle.