IL PERSONAGGIO

Giorgio Moroder compie 80 anni: «Ma niente festa» 

Avrebbe dovuto debuttare a Bolzano il musical “I feel love” delle Vbb Il musicista: «E invece sono qui, a Los Angeles, perché ovviamente è saltato tutto. Sono triste» Tanti i progetti in fieri, dalla musica per il remake di Top Gun a due canzoni per i Duran Duran


Fabio Zamboni


BOLZANO. Il 26 aprile Giorgio Moroder compie 80 anni. Potremmo dire “festeggia” gli 80 anni, visto l’ambito traguardo, ma c’è ben poco da festeggiare quando si è costretti a una quarantena senza data di scadenza e quando si deve rinunciare a un evento che sarebbe stato per l’appunto un evento: il 21 aprile il re della disco music, il compositore gardenese dei tre Oscar, l’autore di due inni olimpici e dell’inno dei Mondiali di calcio di Italia 90, uno che a quasi ottant’anni va ancora in giro arringando folle da trentamila persone in veste di dj, aveva un impegno a Bolzano. Avrebbe infatti presenziato alla prima del musical “I feel love” prodotto dalle VBB di Bolzano come omaggio appunto al celebre compositore.

«E invece - ci spiega a malincuore Irene Girkinger, direttrice delle Vereinigte Bühnen Bozen -, abbiamo dovuto rinviare tutto. Ma lo riproporremo, molto probabilmente nelle stesse date di aprile del 2021. Non abbiamo voluto portare sulla scena la vita di Moroder, bensì una bella storia che ha a uno stretto rapporto con la musica. E con l’amore, naturalmente, partendo da quel “I feel love” che portò al successo internazionale il compositore gardenese».

Sin qui Irene Girginker. Ma noi abbiamo voluto sentire anche e soprattutto Giorgio Moroder, almeno al telefono dal suo appartamento di Los Angeles, dove rispetta il lockdown arrivato finalmente anche dal recalcitrante e quanto mai ondivago Donald Trump: «Non ho tanta voglia di parlare, è un momento difficile. Pensate a come posso sentirmi, a 80 anni, chiuso qui mentre avrei dovuto invece partire fra pochi giorni per l’Alto Adige e per tanti altri impegni piacevoli».

Perché Giorgio Moroder ha un grande passato – fra l’altro, su sollecitazione di Umberto Eco, aveva proposto un nuovo inno nazionale italiano - ma anche un futuro.

«Approfitto di questo lungo momento di pausa per lavorare: sto curando gli ultimi dettagli di alcuni brani per la colonna sonora del remake del film “Top Gun”, che si intitolerà “Top Gun: Maverick” e la cui uscita è stata rinviata a fine anno. E poi sto lavorando a due canzoni per i Duran Duran, che avevano in programma una grande rentrée per la prossima estate ma che hanno anche loro dovuto rinviare a chissà quando».

Fra l’altro, il bassista dei Duran Duran, John Taylor, è stato ammalato di Coronavirus e ne è uscito dopo aver rischiato parecchio. E comunque per gli artisti in questo momento è davvero dura.

«Sapere di non poter uscire – continua Moroder – è davvero triste. Anche se io posso godere della compagnia di mia moglie Francisca e di mio figlio Alex, che di solito vive a Parigi ma anche ora è qui con noi. Oltre ad alcuni eventi che ho dovuto cancellare e a un rallentamento di tutto il lavoro, mi è dispiaciuto ovviamente anche non poter venire a Bolzano per il musical delle VBB. Quel titolo, “I feel love”, mi riportava fra l’altro proprio al mio primo successo, arrivato a fine anni Settanta con la voce di Donna Summer. Mi consola il fatto che c’è tutta l’intenzione di non cancellare lo spettacolo e di riproporlo fra un anno. Sperando che questo incubo finisca e che io sia abbastanza in forma per essere presente».

Possiamo comunque farle gli auguri per il 26 di aprile?

“Grazie, ma ho davvero poca voglia di festeggiare…”.

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