gli studenti generosi
Gentile direttore, mi preme inviarLe queste righe perché in giorni di polemiche continue sulla scuola, fatte soprattutto tra addetti ai lavori, poco ci si preoccupa dello stato dell’umore degli...
Gentile direttore, mi preme inviarLe queste righe perché in giorni di polemiche continue sulla scuola, fatte soprattutto tra addetti ai lavori, poco ci si preoccupa dello stato dell’umore degli studenti.
Insegno presso la scuola alberghiera “C. Ritz” di Merano, e quest’anno ero proiettata, insieme ai miei ragazzi di 5Cucina A, verso un anno pieno di iniziative, impegni, momenti di crescita e condivisione, che ci avrebbero portati insieme verso l’esame e traghettato i ragazzi alla vita adulta.
Il 5 marzo tutto è cambiato improvvisamente, e ci siamo ritrovati davanti ad uno schermo a proseguire il nostro lavoro didattico.
Il viaggio d’istruzione, le visite aziendali programmate, gli incontri con alcuni esperti del settore, tutto annullato.
I ragazzi avevano lavorato ad una lotteria di Natale, cercando sponsor sul territorio e anche fuori dal territorio per finanziarsi, almeno in parte, il viaggio d’istruzione a Berlino.
Mi hanno comunicato che, visto che tutto era stato sospeso, avevano deciso di donare metà dell’incasso per l’emergenza Covid, perché ritenevano importante poter dare un contributo. Così questa mattina ho ricevuto copia del bonifico effettuato.
L’altra metà hanno deciso di tenerla, perché sperano in autunno di poter fare una cena con gli insegnanti per salutarsi e passare un momento insieme.
La scuola è anche questo. Un gruppo di ragazzi che cresce, impara a sentirsi parte di una comunità. Comunità che inizia dalla classe per proiettarsi verso l’esterno, verso la comunità civile di cui si sentono parte.
I ragazzi sono stati diligenti, resilienti, generosi ma non dimentichiamo che dietro agli aspetti organizzativi e pratici che vanno affrontati per la ripresa dell’attività scolastica, non bisogna sottovalutare quanto per un bambino, un adolescente, un maturando sia costato in termini emotivi e relazionali questa emergenza sanitaria.
Voglio dire grazie ai miei studenti per il bel gesto e per la loro generosità e augurare loro ogni bene per il futuro.
(professoressa)