Haydn, oggi tempo per un buon rosso
Continua il tour dell’Orchestra Haydn in Giappone: ci dirigiamo verso Sud e siamo sostanzialmente sempre in viaggio. Durante il tragitto ho modo di conoscere un po’ meglio Ivan Krpan, il pianista...
Continua il tour dell’Orchestra Haydn in Giappone: ci dirigiamo verso Sud e siamo sostanzialmente sempre in viaggio. Durante il tragitto ho modo di conoscere un po’ meglio Ivan Krpan, il pianista solista che accompagna l’Orchestra Haydn e il Maestro Min Chung in questa tournée. Krpan ha vinto il Premio Busoni nel 2017 e da allora ha continuato la sua carriera in Europa ed in Asia come solista. Ivan è un ragazzo di ventidue anni, alto, con il viso spigoloso e l’aria accigliata. Si aggira per gli alberghi con passo cadenzato e completo nero, come un suonatore di jazz o un attore della nouvelle vague. Mentre parla ha sempre un’espressione concentrata, anche mentre scherza. Sul palcoscenico riscuote un enorme successo, ma lui sembra non darci troppa importanza, è quasi unicamente concentrato sulla musica e sul suono dello strumento: pensate che al termine del concerto a Tokyo, rispose ai miei complimenti parlandomi della particolare diffusione acustica del pianoforte nella sala, che non lo convinceva del tutto. C’est la vie. Ciò che colpisce di Krpan, aldilà del noto talento, è la sua viscerale relazione con la musica, che ha per lui una funzione quasi terapeutica: attraverso lo studio e l’interpretazione di capolavori della musica (come il Quinto Concerto di Beethoven, con il quale vinse il premio Busoni e ora suona in questa tournée) il musicista deve analizzare, attraversare e risolvere se stesso. Ogni opera esprime diverse e contrastanti emozioni, che l’interprete scopre dentro sé, nella solitudine del rapporto con lo strumento. E per questo Ivan predilige la vita da solista, potendo scegliere se suonare da solo o con l’orchestra. Oggi abbiamo in programma un appuntamento particolare, che interrompe la frenesia della tournée, o forse la alimenta, visto che si somma al concerto quotidiano: IDM ha organizzato un incontro che promuove le produzioni di vini sudtirolesi ad Osaka. Ritroviamo vagamente un po’ dello spirito di casa. Il nostro quintetto di fiati (Francesco Dainese, flauto - Gianni Olivieri, oboe - Nadia Bortolamedi, clarinetto - Flavio Baruzzi, fagotto - Paolo Armato, corno) partecipa alla cerimonia suonando una Fantasia rossiniana, e c’è tempo di sorseggiare qualche bicchiere di rosso.