I percorsi del Teatro Cristallo vanno online

Bolzano. In attesa di poter tornare ad illuminare il palco, il Teatro Cristallo riparte anche nel nuovo anno con la programmazione online in un intreccio di storie, dialoghi, presentazioni di libri e...



Bolzano. In attesa di poter tornare ad illuminare il palco, il Teatro Cristallo riparte anche nel nuovo anno con la programmazione online in un intreccio di storie, dialoghi, presentazioni di libri e letture teatrali live e streaming a cui si può partecipare iscrivendosi alla pagina Facebook del teatro o entrando nell’apposito canale YouTube.

Il mese di gennaio sarà caratterizzato da alcune letture storiche, fra letteratura, cronaca e memoria. Un ritorno al passato per capire il presente e preparare il futuro.

Dopo l’incontro di ieri con una ospite di primo piano della letteratura italiana contemporanea, la scrittrice Melania Mazzucco, che ha presentato il suo ultimo romanzo storico, “L’architettrice” (Plautilla, l’artista romana del Seicento), mercoledì 20 gennaio, alle ore 18, sarà il giornalista Ezio Mauro, già direttore de La Stampa e de La Repubblica a raccontare un’altra storia in un dialogo con la direttrice del Cristallo Gaia Carroli. Ossia la vicenda della più lacerante scissione della sinistra italiana con lo strappo di Livorno del 1921 che portò alla nascita del Partito comunista italiano. Mauro ha ricostruito e indagato i fatti che hanno rivoluzionato il corso storico-politico italiano nel libro La dannazione. 1921. La sinistra divisa all’alba del fascismo. (Feltrinelli).

Nell’ambito delle ricorrenze per la Giornata della Memoria il Cristallo propone per mercoledì 27 gennaio alle ore 18 una lettura teatrale di Sandra Passarello, dell’ultima conferenza di Ágnes Heller, tenuta un mese prima della sua morte. Il 12 giugno del 2019, infatti, la celebre filosofa ungherese venne invitata a Francoforte, alla Paulskirche, per ricordare la coetanea Anna Frank nel giorno esatto del novantesimo anniversario dalla nascita della bambina che scrisse il suo Diario. Esattamente un mese prima, il 12 maggio era nata la Heller. La traduzione in italiano di quel testo è curata dall’interprete e traduttore bolzanino Peter Paul Litturri.

La Heller ricorda gli anni tormentati del nazismo quando lei, quindicenne ebrea (il padre deportato e ammazzato in una camera a gas ad Auschwitz), era rinchiusa con la mamma nel ghetto di Budapest e descrive il mondo di Anna, anche lei quindicenne costretta all’esilio soffocante della soffitta nella casa di Amsterdam e poi deportata nel campo di Bergen Belsen dove morì nel febbraio del 1945: «Anna – scrive la Heller - ha vissuto in una goccia l’oceano della condicio humana. Si è interrogata sull’egoismo e sulla disponibilità ad amare il prossimo, sui buoni e sui cattivi. E ha fatto i conti col male. A volte muovendosi nella quotidianità, altre volte guardando la scena dal proscenio del mondo. Spesso ha riflettuto sulle problematiche legate all’identità, che per lei era un fatto molto personale… Anna Frank non è morta invano. Lei non è morta per qualcosa, è vissuta per qualcosa. Ha vissuto intensamente contro la morte».













Altre notizie

Attualità