I versi di Roberta Dapunt incontrano la musica
Il progetto. “Gli incontri” della poetessa badiota per Caterina Nebl e Massimiliano Santoni «Stiamo raccogliendo materiale per lavoro interamente dedicato alle donne della poesia»
Bolzano. “Il volto, il tuo volto, vi crescono gli anemoni e m'innamoro di te, creatura così diversa che nulla sai e non mi vedi. Oppure sì, il tuo sguardo rivolto al prato ogni volta che so, tu mi vedi. Sono io quell’erba che continui a fissare?...” Così inizia la delicata, ma anche inquietante e viscerale poesia “Gli incontri” della poetessa badiota Roberta Dapunt e inserito nella raccolta “Sincope”, uscita nel 2018 per Einaudi. Ed è la poesia che hanno scelto Caterina Nebl e Massimiliano Santoni, per metterla in musica, recitarle, girare un video sospeso e sognante, e metterlo in rete. In attesa di poterlo presentare nei teatri. Nebl e Santoni sono un po’ trentini, un po’ bolzanini, con un tocco di Milano. Lei, Caterina, è laureata in design a Bolzano, si interessa parallelamente alle discipline del teatro e della performance, mentre lui, il chitarrista Massimiliano, è musicista e di divide tra Milano e la Val di Non, ed è impegnato da anni in numerosi progetti, tra gli ultimi i To You Mom.
«In questo periodo diverso di chiusura nelle proprie case, la natura procede e fiorisce nei parchi non più abituati alla presenza dell’uomo – spiegano - E così anche all’interno dello spazio domestico la creatività si manifesta». In questo caso da un’improvvisazione nasce un tributo alla poetessa altoatesina Roberta Dapunt. I versi intensi della poesia “gli incontri” uniti ai suoni evocativi della chitarra di Massimiliano Santoni e alla voce e video di Caterina Nebl, danno vita a un’esperienza in crescendo che ruota attorno al contrasto tra suono, parole, voce ed immagini. Chiediamo a Massimo Nebl come mai, tra le tante bellissime poesie di Roberta Dapunt, hanno scelto proprio “Gli incontri”. «E’ stato un caso o una magia. Il libro era stato regalato a Caterina tempo fa. Lei se ne è innamorata e lo ha regalato a me. E me ne sono innamorato anch’io. Abbiamo scelto “Gli incontri” perchè lo sentiamo vicino, soprattutto in questo periodo, dopo la quarantena che ci siamo fatti, la nostra voglia di natura, di erba, di fiori. E’ un testo bello da leggere e da ascoltare, e anche sul quale improvvisare perchè è molto musicale. Ci fa vedere la bellezza della primavera che esplode in un modo diverso, senza l’intervento umano. Parla di amore, di affetto, è toccante e devastante insieme».
La voce recitante di Caterina è accompagnata dalla sua chitarra e da un bel video, a colori e in bianco e nero, realizzato proprio da lei.
La mia musica è nata quasi tutta dall’ improvvisazione, mentre Caterina leggeva. Il video è stato fatto in piena quarantena, in un prato dietro casa sua. Il prato, normalmente rasato, è rimasto selvaggio, nessuno lo ha calpestato e toccato per mesi. Così ha potuto restituirci tutta la sua bellezza selvaggia e i colori dei fiori selvatici mossi dal vento.
Quando potrete tornare a teatro cosa porterete?
Stiamo raccogliendo il materiale per delle performance, sempre con voce e chitarra, con i testi di poetesse che ci piacciono, da Emily Dickinson a Patrizia Valduga. E naturalmente Roberta Dapunt.
Se doveste incontrarla, cosa le direste?
La ringrazieremmo per la bellezza che ci ha donato, per la compagnia che ci ha fatto, soprattutto in questo periodo. Parlerei con lei delle sue poesie, mi farei spiegare da dove prende il suo spunto creativo. E poi vorrei passeggiare con lei nei prati intorno al suo maso...
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