Il Giardino Armonico sulle tracce di Vivaldi 

Südtirol Festival Merano. Domani sera al Kursaal uno dei concerti più attesi della rassegna Accanto all’ensemble di Giovanni Antonini, il violino della stella Patricia Kopatchinskaja


Daniela Mimmi


Bolzano. Antonio Vivaldi si sarebbe divertito assistendo a questo concerto. «Rimasi colpito non poco da quei brani, di un genere musicale allora del tutto nuovo», ricorda Johann Joachim Quantz, compositore e flautista tedesco, a proposito del ciclo di concerti “L’estro armonico” di Vivaldi, pubblicato ad Amsterdam nel 1712. La formula ideata dal “prete rosso”, con i tre movimenti, fu poi ripresa in tutta l’Europa da compositori del calibro di Bach, Telemann o Tartini. Domani 31 agosto l’eredità musicale di Vivaldi funge anche da blocco di partenza per un progetto assai ardito realizzato da quest’ensemble: una violinista di spessore mondiale come Patricia Kopatchinskaja e l’orchestra Il Giardino Armonico diretta dal suo fondatore Giovanni Antonini che fondono i concerti dell’antico maestro con brani scritti su commissione dai compositori italiani contemporanei Luca Francesconi, Stefano Gervasoni, Aurelaino Cattaneo e Simone Movio che riprendono lo stile “stravagante” del veneziano e la sua tecnica esecutiva sul violino. Il concerto del del südtirol festival merano meran inizierà alle ore 20.30 al Kursaal.

Fondato a Milano nel 1985, Il Giardino Armonico è uno dei più noti e apprezzati gruppi specializzati nell’esecuzione con strumenti originali. L’organico varia da tre a trenta musicisti secondo le esigenze di partitura e il repertorio è incentrato soprattutto sulla musica strumentale e vocale del Sei e Settecento. Per molti anni ha inciso in esclusiva per Teldec Classics, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali per le registrazioni di musiche di Vivaldi, Bach e altri compositori del Settecento. Dopo “The Vivaldi Album“ realizzato nel 2000 con Cecilia Bartoli per Decca Classics (premiato con il Grammy Award), il gruppo ha realizzato in esclusiva con Decca/L’Oiseau-Lyre l’integrale dei Concerti Grossi op. VI di Händel e la cantata “Il pianto di Maria“ con Bernarda Fink. Nel 2009 una nuova collaborazione con Cecilia Bartoli ha portato alla realizzazione di “Sacrificium“ (Decca), premiato del Grammy Award. La registrazione di cinque Concerti per violino di Mozart con Isabelle Faust segna l’intensa collaborazione con la grande violinista (Harmonia Mundi, 2016), vincendo il Gramophone Award e Le Choc de l’année nel 2017. L’ensemble partecipa al progetto ventennale Haydn2032 a favore del quale è stata creata la Haydn Stiftung Basel per sostenere l’incisione dell’integrale delle Sinfonie di Haydn (Alpha Classics), insieme ad una serie di concerti con programmi tematici. Nel 2014 è stato pubblicato il primo album “La passione” vincendo l’Echo Klassik nel 2015. “Il filosofo”, realizzato nel 2015, è stato Choc de Classica de l’Année. Il terzo volume, “Solo e pensoso” (2016), e il quarto, “Il distratto” (2017), sono disponibili anche in lp. Quest’ultimo volume ha vinto il Gramophone Award nel 2017. Patricia Kopatchinskaja nacque nel 1977 nella Moldavia (allora ancora una repubblica sovietica) da una famiglia di musicisti, e cominciò a prendere lezioni di violino fin dall’età di sei anni. Dopo che la sua famiglia fu emigrata a Vienna, completò gli studi di violino e composizione prima nella capitale austriaca e poi a Berna. Oggi, Patricia Kopatchinskaja è considerata una delle interpreti più eccellenti e brillanti della letteratura violinistica che va dal barocco alla musica moderna, senza tralasciare le opere contemporanee, molte delle quali composte su commissione per lei. Si è esibita in veste di solista con quasi tutte le orchestre più prestigiose del mondo, si cimenta anche con la musica da camera, e ha inciso più di venti CD, per esempio con Fazil Say, MusicAeterna e Teodor Currentzis, con la London Philharmonic Orchestra e Vladimir Jurowski. Nella sua carriera ha collezionato molti premi,

fra cui quello della Royal Philharmonic Society per le sue straordinarie esibizioni dal vivo in Gran Bretagna, che le sono valse il premio di “strumentista dell’anno 2013”.

Nato a Milano, Giovani Antonini compie gli studi musicali presso la Civica Scuola di Musica di Milano e si perfeziona presso il Centre de Musique Ancienne di Ginevra. È tra i fondatori dell’ensemble Il Giardino Armonico che dirige dal 1989 e con il quale ha tenuto concerti in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Australia, Giappone e Malesia, sia come direttore sia come solista al flauto dolce e flauto traverso barocco. Ha collaborato con artisti di fama internazionale quali Cecilia Bartoli, Kristian Bezuidenhout, Giuliano Carmignola, Isabelle Faust, Sol Gabetta, Patricia Kopatchinskaja, Katia e Marielle Labèque, Viktoria Mullova e Giovanni Sollima. Per Sony BMG ha inciso la registrazione dell’integrale delle Sinfonie di Beethoven con la Kammerorchester Basel. Giovanni Antonini è direttore artistico del Festival Internazionale Wratislavia Cantans di Breslavia dal 2013, dove è stato insignito del Wroclaw Music Award (categoria musica classica) per l’elevata qualità artistica della programmazione. È inoltre direttore artistico e musicale di Haydn2032, il progetto ventennale sostenuto dalla Fondazione Haydn di Basilea che prevede la registrazione integrale delle Sinfonie di Haydn con Il Giardino Armonico e la Kammerorchester Basel.













Altre notizie

Attualità