Il klezmer della Ziganoff “racconta” l’inferno di Treblinka

Trento. Prosegue il calendario di appuntamenti del lungo fine settimana dedicati al Giorno della Memoria. È affidato alla musica l’oramai consueto appuntamento che la Ziganoff Jazzmer Band dedica...



Trento. Prosegue il calendario di appuntamenti del lungo fine settimana dedicati al Giorno della Memoria.

È affidato alla musica l’oramai consueto appuntamento che la Ziganoff Jazzmer Band dedica alla Memoria. Questa sera alle ore 20.30 e poi disponibile per ulteriori 48 ore sul portale www.retroscena.org sarò possibile assistere all’evento “La Treblinka di Vasilij Grossman”. Dal Teatro di Meano sul palco la Ziganoff Jazzmer Band capitanata da Renato Morelli già apprezzata più volte a carattere regionale oltre che nazionale ed internazionale. Le note sono impreziosite dal reading a cura di Denis Fontanari. L’inferno di Treblinka di Vasilij Grossman è un racconto sconvolgente sulla fabbrica della morte ideata dai nazisti. Qui i prigionieri rimanevano tali per un giorno o per una manciata di ore. A Treblinka, neanche Dante avrebbe potuto immaginare un inferno così, si va solo ed esclusivamente per morire. Non ci sono attività di lavoro, si muore e basta. Il racconto di Grossman è chirurgico, non tralascia nulla. Dalle procedure nude e crude, passando per gli episodi di violenza, fino ad arrivare alle ipotesi: cosa hanno visto gli occhi vitrei prima di morire? Scene d’infanzia? L’orrore della consapevolezza? Il ghigno delle SS? O i momenti felici della propria vita? L’occhio sembra freddo perché ci regala dettagli che non vorremmo conoscere ma al tempo stesso percepiamo tutto il suo sgomento e, se possibile, pure il suo ottimismo, nonostante l’orrore.

Sul portale www.retroscena.org sono ancora disponibili anche gli spettacoli “Guerra e pane Se questi sono uomini” di e con Massimo Lazzeri. Inoltre è possibile assistere anche allo spettacolo “Deve trattarsi di amore per la vita” Tratto dai diari di Etty Hillesum dallo streaming tenutosi al teatro Zandonai di Rovereto. Lo spettacolo nasce dall’idea di Maddalena Crippa anche in scena accompagnata dalla musica di Gianmario Conti che stende un tappetto di note per le parole della giovane ebrea olandese affidate ai suoi diari e alle lettere. K.C.













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