la replica 

Il mio video a Bolzano? Io uso solo la ragione 

La replica dopo il video girato in Alto Adige



Gentile direttore Faustini, odio le prediche e non le accetto di chi pretende una Italia viva e ha solo idee morte.

Io difendo la mia salute e uso la ragione. Il mio video da Bolzano, che ha scelto misure autonome di riapertura rispetto al resto dell’Italia, nasceva dalla confusione delle “regole” se in due ristoranti all’aperto, a 100 metri l’uno dall’altro, chiunque poteva osservare la difformità nell’uso delle pareti divisorie sui tavoli. In questa diversità di interpretazione, di quali “regole” parla l’italiana viva Gander?

Perché non le spiega ai ristoratori e non mi ringrazia di averlo segnalato?

Quanto alle mascherine, immonda speculazione commerciale favorita dal Governo, mi sono limitato a riferire le posizioni, convergenti, di medici e autorità sanitarie in difesa della salute. Molto chiare.

Afferma il dottor Zangrillo: “Non c’è alcuna evidenza scientifica per cui dobbiamo stare distanti, tanto più se questa misura è basata sulla logica del centimetro...Quanto alla mascherina, finché non avremo certezza che la protezione degli anziani e il buon senso vengono applicati, resta una tutela generica“.

Aggiunge il dottor Domenico Mastrangelo: “L’aria esalata col respiro, indossando le mascherine, viene ridiretta negli occhi. Questo induce la persona a toccarsi gli occhi e, nel caso più che probabile che le mani siano contaminate, contribuisce alla diffusione dell’infezione. Le mascherine ostacolano la respirazione. Per i soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), questo ostacolo diventa intollerabile, riducendo ulteriormente la già compromessa ventilazione polmonare. Inoltre, con la respirazione esaliamo anidride carbonica (CO2) e una parte di questo gas viene ri-inalata durante il ciclo di respirazione. Aumentando il volume di aria inspirata ed espirata, in ambienti potenzialmente contaminati, aumentiamo la quantità di virus inspirati e dunque la carica virale, facendo l’esatto opposto di ciò che sarebbe necessario fare”.

Aggiunge il dottor Roberto Santi: “Essendo la mascherina un presidio medico chirurgico non la si può imporre, pena la violazione dell’art. 32 Cost. e della Convenzione di Oviedo sottoscritta dall’Italia. La mascherina limita l’atto fisiologico primario ed essenziale per la vita, ovvero la respirazione...È immediatamente comprensibile che all’interno dello spazio compreso tra il viso e la mascherina si crei rapidamente un accumulo di aria viziata ipercapnica e maggiormente satura di microbi (virus, batteri e funghi contenuti all’interno della cavità orale) a seguito della ripetuta inalazione della propria aria espirata che, anziché disperdersi nell’ambiente, viene bloccata parzialmente dalla mascherina con il risultato di aumentare la possibilità di sviluppare patologie delle alte e basse vie respiratorie”.

Conclude la massima Autorità, Angelo Borrelli, capo della Protezione civile: “Mascherine obbligatorie? Io non la uso perché rispetto le distanze. È importante indossarla se non si rispettano le distanze”.

Allego inoltre un volantino diffuso dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della salute, cara Gander.

Infine, in base alla legge antiterrorismo e all’art. 85 TULPS, è vietato circolare travisati, ovvero con il volto non identificabile.

Può bastare? Con cordialità.













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