Siamo nella fase conclusiva del nostro viaggio: dopo un’altra bellissima serata a Osaka, che ci ha regalato un sold-out, ci troviamo a Kagoshima, in una splendida baia che ospita il vulcano di Sakurajima, ancora in attività, come il Vesuvio. E infatti Kagoshima, nel suo afoso clima tropical, è chiamata “la Napoli Giapponese”. Anche se, oltre alla baia e al vulcano, sembrano poche le analogie con Napoli, ma poco importa. Le nostre ultime tappe, qui e domani a Fukuoka, sono una sorta di “matinée”, i concerti si svolgono alle 14, ma le sale sono comunque piene. In questa fase conclusiva del diario mi fermo a scambiare qualche opinione con Valeria Told, la Direttrice Generale della Fondazione Haydn, che ha seguito tutta la tournée. Frau Told (come la chiamano molti in Haydn) è abituata al viaggio continuo, e per questo ha sentito meno di noi la stanchezza del tour. Certamente il successo della tournée ha fornito anche a lei, come a tutta l’Orchestra, un plus di energia. Le chiedo come sia nata questa collaborazione con Nippon Artists, la società Giapponese che ha curato la tournée: la storia è molto interessante. Dopo aver ascoltato un cd con le sinfonie di Beethoven registrato dall’Orchestra Haydn, la Presidente Nahoko Hatano è rimasta talmente impressionata dalla qualità da volerlo proporre al pubblico giapponese. Un incidentale e straordinario motivo di soddisfazione, visto che la Nippon Artists porta in Giappone orchestre internazionali del calibro dei Berliner Philharmoniker. Chiedo a Valeria Told quali sono stati i momenti più appaganti del tour: “Sicuramente le standing ovation alla Suntory Hall di Tokyo e alla Symphony Hall di Osaka, assolutamente straordinari qui! Gli stessi organizzatori ne sono rimasti colpiti. E per questo l’Orchestra Haydn ha già ricevuto un invito a ritornare, continuando questa riuscita collaborazione con il vincitore del Busoni!”. Quindi ci dobbiamo aspettare di ritornare in Asia, come ambasciatori della nostra terra all’estremo oriente.

Il nostro diario si conclude qui: i prossimi giorni di viaggio non daranno tempo di “digitare altre parole”. Speriamo di essere riusciti a trasmettere almeno un po’ dell’entusiasmo e dello straniamento di questa incredibile tournée che ci ha fatto attraversare il Sol Levante. Stiamo tornando...