Il “Windkraft” oggi live al Museion
Bolzano. Il Festival di Musica Contemporanea comincia nel luogo di Bolzano che più di tutti è votato alla contemporaneità: il Museion. Oggi, sabato 19 ottobre alle ore 18 l’Ensemble Windkraft e i...
Bolzano. Il Festival di Musica Contemporanea comincia nel luogo di Bolzano che più di tutti è votato alla contemporaneità: il Museion. Oggi, sabato 19 ottobre alle ore 18 l’Ensemble Windkraft e i Virtuosi Italiani diretti da Kasper De Roo si faranno interpreti della musica composta sul nostro territorio dai compositori altoatesini.
Il programma è interamente votato al tema della musica folcloristica riletta in chiave contemporanea. I compositori si confrontano usando il proprio personale linguaggio con la tradizione popolare – non necessariamente locale – un’operazione che non è nuova, ma che anzi ha caratterizzato la musica classica in quasi tutta la sua storia. L’utilizzo delle danze popolari è ad esempio un’abitudine consolidata nel barocco, mentre Beethoven rilegge i canti tradizionali nei 25 Schottische Lieder, o a volte un presunto gusto “popolare” diventa l’elemento caratterizzante di una partitura di musica da camera come nei Fünf Stücke im Volkston di Schumann.
A questa lunghissima tradizione si rifanno i nostri compositori a partire dal giovane Mathias Johannes Schmidhammer, classe 1991, nato a Merano e formatosi a Vienna, che reinterpreta una ninna nanna magiara dal titolo Erdo mellet esvéledtem, mentre il trentenne Alexander Kaiser sceglie di rileggere una canzone rock degli anni ‘80 dal titolo Whip it.
Felix Resch, docente del Conservatorio di Bolzano e compositore sceglie di dare voce in musica alla danza di accoppiamento delle gru, affascinato dalla leggerezza dei loro movimenti che si rispecchiano nell’armonia, nel contrappunto e nella melodia, mentre Marco Uvietta, bolzanino di nascita e docente a Trento, trae ispirazione dalle poesie del poeta Audre Lorde per i suoi brani True Roots e Blue Moods.
A questi brani si aggiungono DJ(0017) Land di Manuel De Roo, una parafrasi elettronica di una canzone patriottica tedesca del 19° secolo ed il brano La bella növa del compositore meranese Marcello Fera, che reinterpreta con il suo linguaggio i canti popolari dell’Appennino.
Il programma si conclude con un brano che non ha a che vedere con la musica contemporanea altoatesina ma che centra perfettamente il tema della serata. Di Luciano Berio Windkraft e i Virtuosi Italiani eseguiranno Folksongs per mezzosoprano e 7 strumenti, con Elisabeth Gellner alla voce. I sette brani sono una raccolta di canzoni popolari provenienti da luoghi ed epoche disparate, riuniti insieme dalla scrittura musicale unica di Berio.