Impegno civico e ricerca, le prossime tappe del Museion

Bolzano. Nel panorama italiano, Museion riveste una posizione speciale, a dimostrazione del fatto che il museo ha al suo centro l’impegno civico. nel tempo, i direttori, le direttrici del museo e i...



Bolzano. Nel panorama italiano, Museion riveste una posizione speciale, a dimostrazione del fatto che il museo ha al suo centro l’impegno civico. nel tempo, i direttori, le direttrici del museo e i collezionisti hanno costruito una collezione d’arte internazionale unica nel suo genere in italia. la mostra collettiva “here to stay”, curata dal direttore Bart van der heide (marzo-agosto 2021), mira a rinnovare il contratto sociale e la sua base civica, rafforzando al contempo l’identità della collezione di museion con nuove donazioni e prestiti a lungo termine. sul piano dei contenuti, “here to stay” identifica, infatti, due particolari aree della collezione museion: da un lato una generazione internazionale di opere d’arte prodotte tra il 2000 e il 2010 (the noughties) e dall’altro opere di poesia visiva di artisti e artiste concettuali degli anni sessanta e settanta. la mostra si propone come un ponte storico tra le posizioni concettuali di questi due momenti. personalità come berty skuber (fiè allo sciliar, 1941) e Franco vaccari (modena, 1936) sono individuate come figure chiave e saranno approfondite all’interno della mostra. la collezione museion viene così inserita nel panorama museale nazionale a livello storico-artistico e collezionistico.

Anche le opere di Jimmy robert (guadeloupe francia, 1975), come quelle di molti artisti e artiste presenti in “here to stay”, sono basate sull’intersezione interdisciplinare tra linguaggio, poesia e arte visiva. con “mirror language”, museion ospita, da aprile ad agosto 2021, la sua mostra d’esordio in italia. nella sua pratica, robert utilizza formati come la performance e la danza, aprendosi così a nuove prospettive politicizzate. l’attenzione dell’artista va infatti a chi, nella storia, non ha avuto voce, una voce che egli “restituisce” attraverso atti intimi di cura, gesti astratti e di appropriazione. la mostra è la prima retrospettiva in europa sull’artista ed è organizzata in stretta collaborazione con nottingham contemporary (regno unito) e crac occitanie di sète (francia).













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