La malattia che cura il teatro, da oggi due giorni di seminario
bolzano. La sala conferenze dell’Antico Municipio di Bolzano, Portici 30, ospiterà oggi sabato 12 e domenica 13 ottobre (ore 9.30-17 il sabato, ore 9.30-13 la domenica) un interessante seminario di...
bolzano. La sala conferenze dell’Antico Municipio di Bolzano, Portici 30, ospiterà oggi sabato 12 e domenica 13 ottobre (ore 9.30-17 il sabato, ore 9.30-13 la domenica) un interessante seminario di studi su “La malattia che cura il teatro”, ovvero un viaggio con numerosi esperti in quel mondo della ricerca teatrale che dialoga i con il disagio. L’iniziativa è della compagnia bolzanina Teatro La Ribalta che da dieci anni ospita e produce teatro all’insegna dell’inclusione e facendo lavorare molti attori disabili.
L’inziativa, legata alla Giornata nazionale del disagio mentale, è aperta a tutti e porterà a Bolzano un folto gruppo di addetti ai lavori: Piergiorgio Giacché (antropologo, Università degli studi di Perugia), Susanne Hartwig (docente presso l'Università di Passau), Thomas Emmenegger (psichiatra e psicoterapeuta FMH, Milano), Alessandro Garzella (direttore artistico Animali Celesti, Pisa), Andrea Porcheddu (giornalista e docente universitario, Roma), Guido Di Palma (docente di Teatro nel Sociale all’Università di Roma “Sapienza”), Stefano Masotti (psicoterapeuta/teatrante, Bologna), Gianluigi Gherzi (attore, regista, del “Teatro degli Incontri”, Milano), Michela Lucenti (dir. artistica e coreografa di Balletto civile, La Spezia), Alessandro Argnani (attore, direttore artistico del Teatro delle Albe/Ravenna), Gianfranco Berardi (attore, autore della compagnia Berardi-Casolari, Taranto), Marco Sciammarella (musicista, musicologo, responsabile Orchestra AllegroModerato, Milano), Oliviero Ponte Di Pino (giornalista, scrittore, formatore, Roma), Rosita Volani (direzione artistica festival Da vicino nessuno è normale, Milano), Fabrizio Fiaschini (docente Università degli Studi di Pavia), Ugo Morelli (psicologo e scienziato cognitivo, Trento).
“La Ribalta” e il direttore Antonio Viganò che modererà il seminario assieme ad Andrea Porcheddu, partono dalla constatazione che c’è un certo teatro, delle pratiche teatrali e delle attività laboratoriali che si sono diffuse in tutta Italia e producono una vivace attività culturale e con cifre quantitative impressionanti. Dalle grandi città fino ai piccoli paesi, questo teatro e questa attività che si definisce teatro sociale, oppure teatro sociale d’arte o ancora, non amando scomparti ed etichette, semplicemente teatro, ha visto una vera esplosione e moltiplicazione. «Tutte vedono il teatro come un atto politico vero e proprio – dice Viganò -, un luogo per l’impegno che cerca e trova un dialogo stretto con la parte più sofferente ed emarginata della nostra società. Su questo fenomeno vogliamo mettere la luce per rileggerlo in una visione nuova, tutta interna ai processi di trasformazione che il teatro . capace di fare mettendosi in gioco, ammalandosi, contagiandosi e infettandosi».