La Musa Leggera sul palco con il mitico “Hair” 

Bolzano. La rassegna dell’associazione l’Obiettivo approderà martedì al Teatro Comunale A far rivivere i fasti di uno dei musical più famosi della storia, sarà MTS-Compagnia della Rancia



Bolzano. Sono passati cinquant’anni da quando debuttò a Broadway (era precisamente il 1967) lo scatenato e coloratissimo musical Hair, firmato da James Rado e Gerome Ragni, autori rispettivamente del libretto e delle liriche, e da Galt MacDermot, autore delle musiche, e quaranta dal film omonimo diretto da Miloš Forman (era il 1979). E sono passati ancora quasi cinquant’anni da quando il musical arrivò in Italia, a entusiasmare i giovani e scandalizzare gli adulti. Sul palco c’erano i giovanissimi Renato Zero, Loredana Bertè e Teo Teocoli, con la regia di Victor Spinetti e l’adattamento dei testi di Giuseppe Patroni Griffi: portarono il rock, un cast multietnico ed il primo nudo integrale di gruppo sul palcoscenico del Sistina, tempio dei musical più classici. Ma evidentemente non risente dell’età il musical legato alla contestazione giovanile della fine degli anni sessanta, dato che è appena nato un nuovissimo allestimento che, dopo il debutto a Milano, arriva a Bolzano martedì 22 ottobre al Teatro Comunale, per aprire la rassegna Musa Leggera dell’Obiettivo. A portare nuovamente sui palcoscenici il musical “Hair” c’è folto stuolo di giovanissimi talenti selezionati, preparati con rigorosa professionalità ed inseriti nella coproduzione MTS-Compagnia della Rancia, accompagnati dall’orchestra dal vivo, al ritmo di famosissime canzoni come “Aquarius”, “Hair” e “I Got Life”, “Easy to be hard” e il title track “Hair” o il coro “Be in” e “Goodmorning sunshine”, tra le altre. Quella di Hair è veramente una storia senza tempo, perchè oggi come allora, ovunque ci sia guerra e intolleranza, si può rispondere con un messaggio universale che attraversa la storia. Allora era trasgressivo il movimento culturale e sociale, era trasgressiva la una tribù dai capelli selvaggi che predicava l’amore libero e il libero uso di droghe più o meno pesanti. Il regista Simone Nardini sottolinea come oggi, come allora, esistano ancora tanti Vietnam ai quali le giovani generazioni oppongono un grido di pace, un impeto di vita. La celebre storia di amicizia, amore libero e pacifismo, ancora oggi simbolo della controcultura hippie, porta messaggi di straordinaria attualità: fratellanza, multiculturalità, libertà, fino al desiderio di spogliarsi di tutto (come appunto nella famosa scena di nudo alla fine del primo atto), ambientalismo, lotta alle differenze sociali e sessuali, impegno civile sono alcuni dei temi che ancora oggi sollecitano la coscienza dei giovani. L’orchestra del vivo accompagna la tribù dei ragazzi dai capelli selvaggi e dal formidabile talento. Il cast dei giovani performer è formato da Stefano Limerutti (Claude), Gennaro Pelliccia (Berger), Vittoria Brescia (Sheila), David Marzi (Hud), Edoardo Franchetto (Woof), Alice Tombola (Ronnie), Sara Di Fazio (Jeanie), Matteo Minerva (Margaret Mead), Elga Martino (Crissy) e Paolo Broscritto (Walter). D.M.















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