Omaggio bolzanino alla polifonia rinascimentale veneziana

Bolzano. Quattro cori e poi trombe, tromboni, violini, viole da gamba, violoncelli e flauti dolci, accompagnati dall’organo, in diversi spazi, alcuni dei quali nascosti alla vista, che creeranno...



Bolzano. Quattro cori e poi trombe, tromboni, violini, viole da gamba, violoncelli e flauti dolci, accompagnati dall’organo, in diversi spazi, alcuni dei quali nascosti alla vista, che creeranno quasi un effetto stereofonico, o meglio quadrifonico.

Questo particolare concerto è il nuovo appuntamento di Antiqua, rassegna inserita nel Bolzano Festival Bozen, questa sera alle ore 20.30 presso la Chiesa Parrocchiale di Gries.

A dirigere l’ensemble sarà Claudio Astronio, direttore artistico di Antiqua, organista e clavicembalista di fama internazionale. L’ensemble, composto quasi esclusivamente da musicisti locali, vedrà Anton Ludwig e Jonas Wilhalm alla tromba, Paul e Roman Bozzetta al trombone, Esther Crazzolara, Josef Höhn e Andrea Leopardi al violino, Manuel Chizzali alla viola, Katie Stephens al violoncello, Eva Fürtinger, Giorgia Postinghel e Giuliano Eccher alla viola da gamba, Nadia Prousch, Sybille Pichler, Luigi Lupo e Christoph Reichhalter ai flauti dolci e per finire Manuel Schiabello all’organo.

La tradizione

Quella dei cori spezzati è una tradizione che affonda le sue radici nel XV e XVI e raggiunse il suo culmine soprattutto a Venezia. La pratica dei cori spezzati è forse solo il culmine dell’evoluzione del canto delle preghiere in forma antifonica, che prevedeva già il canto dei versetti dei salmi suddiviso tra due cori, solitamente alternando anche polifonia e canto piano gregoriano. Anche se probabilmente una prassi simile era diffusa in altri luoghi della penisola sicuramente è a Venezia che trova particolare fortuna tra XV e XVI secolo con compositori come Adrian Willaert Claudio Merulo o Giovanni Gabrieli. Quest’ultimo in particolare contribuisce al prestigio della scuola veneziana ed è il principale protagonista del programma della serata con le sue “canzoni”. Oltre a Gabrieli il programma proporrà brani di Claudio Merulo, Girolamo Frescobaldi, Adriano Banchieri e Gioseffo Guami, tutti in qualche modo legati a questa pratica polifonica. La Chiesa Parrocchiale di Gries per una sera sarà dunque trasfigurata idealmente nella Basilica di San Marco, si riempirà di sonorità sontuose, darà corpo a partiture che ancora oggi a distanza di più di quattro secoli hanno il potere di incantare il pubblico.

L’ingresso al concerto è libero ma i posti sono limitati. È fortemente consigliata la prenotazione che può avvenire alle casse del Teatro Comunale oppure online al sito www.ticket.bz.it, oppure via mail all’indirizzo info@ticket.bz.it. D.M.















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