Quando le antiche leggende si «sfogliano» sul computer

San cassiano. Le leggende ladine, un patrimonio culturale affascinante, più antico nella tradizione orale, a portata di clic. La storia che incontra la modernità. È appena nato infatti il sito www.dol...



San cassiano. Le leggende ladine, un patrimonio culturale affascinante, più antico nella tradizione orale, a portata di clic. La storia che incontra la modernità. È appena nato infatti il sito www.dolomiteslegends.it, proposto in quattro lingue (italiano, tedesco, ladino e inglese), che invita in maniera innovativa alla scoperta dei contenuti delle principali leggende ladine, raggruppate a seconda dell’area dei Parchi naturali delle Dolomiti di appartenenza. Il progetto, che ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco, sarà presentato ufficialmente domani, con inizio alle ore 15 nell’area all’inizio del Parco naturale Fanes - Sennes - Braies nei pressi della Capanna Alpina a San Cassiano in Alta Badia.

Il risultato è il frutto di un lungo lavoro fatto dall’associazione culturale ladina Lia culturala Fanes e dalla sua presidentessa Susy Rottonara.

«L’inizia è volta a sensibilizzare la tutela della lingua ladina. – ci dice Rottonara -. In occasione dell’anno 2019, dichiarato dalle Nazioni Unite anno delle lingue autoctone, vogliamo promuovere questa iniziativa di divulgazione digitale delle leggende ladine delle Dolomiti. Le leggende vengono presentate attraverso un percorso multimediale con la visualizzazione dei luoghi dove sono ambientate le singole vicende narrate. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i visitatori delle nostre montagne sul valore del patrimonio culturale delle leggende ladine delle Dolomiti quali elementi culturali autoctoni, i cui contenuti valicano i confini geografici e amministrativi».

I luoghi delle leggende sono tanti perchè ad esempio la leggenda del Regno di Fanes e del Gran Bracun si estendono a più valli ladine e a più parchi naturali delle Dolomiti.

Il lavoro di ricerca si è sviluppato non solo a livello di singole leggende, ma anche a livello di tematiche e di figure caratterizzanti delle leggende quali creature delle montagne, streghe, orchi, anguane, tesori nascosti e incantesimi.

Il sito è, naturalmente ed evidentemente, anche in ladino e presenta dei link diretti ai testi letterari ladini storicizzati, che rimandano a delle leggende raccolti nella biblioteca digitale di Wikisource curata da Wikimedia Italia. Le leggende sono a portata di clic, con degli input per visualizzarne i contenuti in maniera artistica e multimediale e sentirsi protagonisti di un immaginario le cui radici affondano nei millenni e che può tuttora suscitare emozioni profonde. Il progetto sarà arricchito nel tempo con l’aggiunta di ulteriori leggende da tutte le valli ladine e sarà possibile accedere ai contenuti nei luoghi delle leggende attraverso dei QR-Code, posizionati anche nei luoghi di interesse culturale e turistico delle valli ladine. D.M.

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