Quattordici piccole perle 

Società dei Concerti di Bolzano. Presentata la nuova stagione. Il presidente von Walther: «Gli abbonamenti sono un super regalo di Natale» I 14 concerti si terranno al Conservatorio e all’Auditorium. In arrivo il Quartetto Tetzlaff e quello di Cremona, il TrioVanBeethoven e tanti altri


Daniela Mimmi


Bolzano. Il più bel regalo di Natale? La musica, naturalmente. La pensa così anche la Società dei Concerti di Bolzano che ha presentato nei giorni scorsi al Laurin, in largo anticipo, il cartellone dell’anno 2020. «È gia in corso la campagna abbonamenti, tra l’altro a prezzi decisamente contenuti, proprio per dare la possibilità al nostro pubblico di acquistarlo come regalo di Natale», ha detto il presidente Anton von Walther. La stagione concertistica 2020 inizierà infatti il primo febbraio, per concludersi il 10 dicembre, dopo 14 concerti che saranno eseguiti sia al Conservatorio che all’Auditorium. In cartellone ci sono diversi titoli di compositori contemporanei (ma anche Jimi Hendrix e i Rolling Stones), anche per avvicinare i giovani alla musica da camera, come è stato detto. Comunque il light motiv della stagione è la celebrazione del 250° dalla nascita di Ludwig van Beethoven. Il compositore tedesco ha infatti portato la musica da camera ad un'altezza artistica insuperabile, fino a renderla immortale, tanto che Hans von Bülow ha definito le sonate per pianoforte di Beethoven il “Nuovo Testamento della musica per pianoforte”. Soprattutto i quartetti d’archi, la forma regina della musica da camera, sono il motore e il culmine del suo sviluppo artistico. In questo senso l’anniversario beethoveniano è un anno giubilare anche per la Società dei Concerti che promuove quasi esclusivamente musica da camera. Dei quattordici concerti in programma, otto comprendono opere di Beethoven, alcuni integralmente, altri solo parzialmente. Il pianista russo Evgeni Koroliov il 16 aprile sarà a Bolzano per eseguire sonate del primo periodo, di quello mediano e di quello più tardo. “Il quartetto d’archi era il principale mezzo che mai fosse stato concepito per veicolare idee musicali e il più cantabile, cioè il più umano tra le possibili formazioni strumentali”, scrive Igor Stravinsky, il quale poi precisa, “in quanto non lo era per nascita: è stato Beethoven a renderlo tale”. Il Quartetto Tetzlaff sarà a Bolzano il 24 aprile. I fratelli Christian Tetzlaff, violino, e Tanja Tetzlaff, violoncello, insieme a Elisabeth Kufferath, violino secondo, e Hanna Weinmeister, viola, eseguiranno i tardi quartetti n. 13 in si bemolle maggiore op. 130 e n. 15 in la minore op. 132 di Beethoven. Come suggerisce il nome stesso, il TrioVanBeethoven si dedica soprattutto ai Trii di Beethoven che per il compositore rappresenta l’indipendenza di pensiero, tutto ciò che è rivoluzionario e la proiezione oltre il suo tempo. Il “motivo principale” del TrioVanBeethoven è la cura della letteratura classica per trio. Il 6 ottobre il Trio eseguirà a Bolzano i Trii in mi bemolle maggiore op. 1 n.1 e in si bemolle maggiore op. 97 “dell’Arciduca”, il primo e l’ultimo Trio del maestro di Bonn, nonché il Trio n. 2 (del 2009) della compositrice austriaca Johanna Doderer (*1969). In un altro concerto dedicato a Beethoven, la Hammerklavier-Sonate sarà eseguita dall’ungherese Dénes Várjon, uno dei pianisti ungheresi più interessanti e stimati della sua generazione, vincitore del primo premio del Concorso Géza Anda di Zurigo. Al concerto della Società dei Concerti di Bolzano del 20 febbraio, eseguirà anche “Nella nebbia” di Leoš Janácek e la Sonata n. 2 di Frédérik Chopin. Una delle più popolari composizioni classiche è il Concerto per violino di Beethoven che l’8 marzo sarà eseguito dal violinista Frank Peter Zimmermann, assieme all’Accademia d’archi di Bolzano. Il programma sarà integrato da due concerti per violino di J. S. Bach, trascritti da originari concerti per clavicembalo. Il 29 marzo il baritono altoatesino Andrè Schuen sarà a Bolzano con il Boulanger Piano Trio per eseguire i Lieder scozzesi e irlandesi di Beethoven. Schuen interpreterà anche il ciclo liederistico di Beethoven “An die ferne Geliebte” e il Boulanger Trio proporrà inoltre un Trio basato su melodie irlandesi di Frank Martin e Canzoni popolari di Benjamin Britten. Nel concerto del 7 novembre le sonorità degli strumenti a fiato si fonderanno con quelle del pianoforte. In programma un'altra importante opera di Beethoven, il Quintetto per pianoforte e strumenti a fiato. Gli esecutori sono Jin Ju, pianoforte, e il Quintetto di fiati italiano con solisti dell'Orchestra di S. Cecilia Roma e dell'Orchestra Concertgebouw di Amsterdam. In programma anche i Sestetti per fiati e pianoforte di Albert Roussel e Francis Poulenc. Il 22 novembre il Quartetto di Cremona, ben conosciuto a Bolzano, eseguirà il Quartetto d'archi n. 12 in mi bemolle maggiore op. 127 abbinandolo al quintetto per archi di Franz Schubert, con Eckart Runge come secondo violoncellista. Poi ci sono i concerti senza musiche di Beethoven, a cominciare da quello che apre la nuova stagione, il 1° febbraio, con l’Ensemble Esperanza, fondato nell'inverno 2015 nel Liechtenstein e formato da giovani e promettenti musicisti provenienti da tutto il mondo. Il concerto in programma a Bolzano comprende opere di W. A. Mozart, Gustav Holst, Joseph Haydn e fra bis programmati, musiche di Jimi Hendrix e dei Rolling Stones. Il 2 marzo il giovane quartetto francese Van Kuijk Quartet approda a Bolzano con due quintetti d’archi di Mozart, il KV 515 e il KV 516 (insieme ad Adrien La Marca, seconda viola), e due quartetti di autori contemporanei: Quartetto “En noir et or” di Edith Canat de Chizy (presentato per la prima volta nel 2017 a Birmingham dal Van Kuijk Quartet) e la “Quartettstudie” di Wolfgang Rihm. Fin dalla prima infanzia i fratelli olandesi Lucas e Arthur Jussen si sedevano al pianoforte. Considerati degli enfant prodige, si sono esibiti davanti alla regina olandese Beatrice e hanno vinto premi in concorsi. I due giovani pianisti olandesi, nonché fratelli, Lucas & Arthur Jussen saranno a Bolzano l’8 maggio per eseguire la Sonata KV 448 per due pianoforti di W. A. Mozart, la Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani di Franz Schubert e la Sacre du Printemps per due pianoforti di Igor Stravinsky. Il 28 maggio l’Orchestra del Conservatorio, diretta dal suo direttore argentino Emir Saul, eseguirà “El Salon Mexico” del compositore americano Aaron Copland (1900-1990), un’ opera sinfonica orchestrale probabilmente poco conosciuta da noi. Il violinista venezuelano Giovanni Guzzo, si esibirà a Bolzano il 27 ottobre e interpreterà sonate di Claude Debussy, Béla Bartók, Maurice Ravel e Johannes Brahms, accompagnato al pianoforte da Zoltán Fejérvári. La stagione si conclude il 10 dicembre con l’Ensemble Diderot e la sopranista sudcoreana Yun-Jung Choi dell’Opéra National de Paris con un programma che si intitola Händel e l’Opera e che comprende Concerti grossi e arie dal Giulio Cesare in Egitto, dal Rinaldo e dal Scipione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Riscaldamento

A Bolzano si potrà riscaldare fino al 26 aprile

Il sindaco Renzo Caramaschi, considerate le previsioni meteo che anche per la prossima settimana indicano temperature al di sotto della media, ha autorizzato la proroga del funzionamento degli impianti di riscaldamento fino a venerdì 26 aprile.

Attualità