Sera di “Trasparenze musicali” oggi con l’Ensemble Vivaldi

Merano. Una serata in emozionante equilibrio tra Sette, Otto e Novecento, quella che viene proposta quest’oggi a Merano, al Pavillons des Fleurs. S’intitola “Trasparenze musicali” il concerto dell’Ens...



Merano. Una serata in emozionante equilibrio tra Sette, Otto e Novecento, quella che viene proposta quest’oggi a Merano, al Pavillons des Fleurs. S’intitola “Trasparenze musicali” il concerto dell’Ensemble Vivaldi, storica formazione de “I Solisti Veneti”. L’Ensemble Vivaldi è in concreto un quintetto, composto da Lucio Degani al violino, Chiara Parrini a violino e viola d’amore, Giancarlo Di Vacri alla viola, Giuseppe Buratti al violoncello e Lorenzo Guzzoni al clarinetto.

Elencando in ordine formale il programma, ecco come si sviluppa la proposta di questa sera al Pavillon des Fleurs della città del Passirio: W.A. Mozart, Divertimento in fa maggiore K 138 per archi; Haydn, Trio in re maggiore per violino, viola d’amore e violoncello; L. Mozart (nel trecentesimo anniversario della nascita), Divertimento in sol maggiore n. 1 per archi; Wagner, Adagio in re bemolle maggiore per clarinetto e archi; Puccini, Quartetto per archi; Rossini, Variazioni in mi bemolle maggiore per clarinetto e archi su temi di “Mosè in Egitto” e de “La Donna del Lago”.

Analizziamolo allora nel dettaglio. Il programma si apre con un Divertimento di Wolfgang Amadeus Mozart (Divertimento in fa maggiore K 138), perché nel Settecento “divertimento” era il “far musica insieme”, in un giocoso alternarsi di movimenti di danza a passaggi solistici. Seguirà quindi il Trio in re maggiore per violino, viola d’amore e violoncello di Franz Joseph Haydn, altra pagina Settecentesca. Chiuderà la serie il Divertimento in sol maggiore di Leopold Mozart che verrà eseguita anche per celebrare il trecentesimo anniversario della nascita (1719 – 1787). Padre e maestro di Wolfgang, Leopold fu eccellente violinista e grande didatta. Nel programma di Merano dialogheranno dunque insieme padre e figlio in un genere musicale che, sicuramente, ha divertito entrambi ma nel quale è facile anticipare la vittoria di Wolfang. E non tanto per il riconosciuto talento miracoloso di Wolfgang, ma per il suo carattere. Leopold era persona di spirito ma sostanzialmente seria, mentre Wolfgang, pur non essendo così scanzonato come a volte lo si dipinge, nei pochi anni della sua vita, di troppa serietà non volle mai sentir parlare.

Segue il romantico Adagio per clarinetto e archi, attribuito a Wagner, anche se il manoscritto autografo non è pervenuto fino ad oggi.

La serata propone poi il Quartetto per archi di Giacomo Puccini, pagina di straordinaria bellezza segnata nelle cui pieghe si nascondono raffinatezze estetiche. Ecco quindi che Rossini condurrà la serata al gran finale, sulle note delle Variazioni per clarinetto e archi che Gioachino Rossini scrisse negli anni napoletani su due propri temi tratti da “Mosè in Egitto” e “La Donna del lago”.















Altre notizie

L'intervista

Silvio Zanetti: «A 88 anni ho sposato Dolores: mi dà tanta felicità»

Bolzanino, il 16 aprile ha festeggiato il traguardo dei 90 anni. In via Rovigo è un’istituzione, dopo che negli anni Sessanta si è messo in proprio aprendo una cartolibreria: «Ho fatto fortuna fornendo la cancelleria a scuole, ospedali, pubbliche amministrazioni, caserme» (Foto di Rosario Multari)


Antonella Mattioli

Attualità