Sul Lagazuoi, fra le «sue» Dolomiti, si celebra Stefano Zardini
Cortina d’ampezzo. Il 21 agosto il polo espositivo più alto delle Dolomiti celebra il fotografo Stefano Zardini con un evento che unisce la mostra organizzata nella sala espositiva e un concerto live...
Cortina d’ampezzo. Il 21 agosto il polo espositivo più alto delle Dolomiti celebra il fotografo Stefano Zardini con un evento che unisce la mostra organizzata nella sala espositiva e un concerto live a quota 2.778 metri. L’occasione per scoprire scatti indimenticabili e iconici, riuniti in quattro sezioni tematiche, lasciandosi trasportare dalle note di Carlot-ta, raffinata compositrice. Le fotografie del compianto Stefano Zardini hanno preso dimora, quest’estate, nelle sale del Lagazuoi Expo Dolomiti; la sua mostra – intitolata “Oltre” - è un’ininterrotta celebrazione della bellezza e dell’arte che culmina mercoledì 21 agosto con un Grand Opening: in programma una presentazione “musicale”. L’occasione per chi desidera conoscere meglio la figura di Stefano Zardini, ammirare le Dolomiti in tutto il loro splendore, e magari approfittare della situazione per esplorare i dintorni, scegliendo uno dei sentieri che partono dal Lagazuoi e che arrivano anche, evidentemente, nella nostra provincia, confinante con l’Ampezzano. Il Grand Opening inizia alle ore 12. Bastano pochi minuti di viaggio e si approda in cima alla stazione di arrivo della funivia, a Lagazuoi Expo Dolomiti, a quota 2.778 metri. Da lì si abbraccia con lo sguardo un doppio panorama: esterno - il mare di vette - e interno, con gli scatti riuniti nelle sale espositive, che raccontano e rispecchiano lo stesso “infinito” da una prospettiva individuale, intima e raccolta. Un’atmosfera sospesa esaltata dalle note della cantautric Carlot-ta, al secolo Carlotta Sillano, con le sue “Songs of Mountain stream/Canzoni del ruscello di montagna”. Alle 12.30 si presenta al pubblico la mostra e si evoca la figura di un fotografo che ha lasciato il segno. Ampezzano doc, dopo una carriera costruita girando il mondo, lavorando in 60 Paesi come reporter documentaristico, con incursioni fotografiche nel mondo della moda e dello sport, Stefano Zardini è tornato a Cortina e ha trovato, nella Fine Art, una nuova chiave di lettura per raccontare le sue radici. E appunto “Le radici” è una sezioni della mostra – le altre sono “La pelle”, “L’anima nascosta” e “Icone”. Un’esposizione che rappresenta l’apice della sua ricerca raccontando l’immaginario del loro autore, radicato nella sua Cortina ma al tempo stesso appassionato esploratore di mondi e linguaggi.