Tre appuntamenti della Fondazione Langer a Bolzano nel nome del “Decalogo per la convivenza interetnica”, uno dei testi più significativi del politico e pensatore sudtirolese Alexander Langer, scritto nel 1995. Si comincia lunedì 19 alle ore 18, alla Kolpinghaus, con Federico Faloppa, professore di Italian Studies and Linguistics nel Department of Cultures and Languages dell’Università di Reading, in Gran Bretagna, e autore del volume “#Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole” (UTET), dedicato al fenomeno dell’hate speech, cioè l’odio attraverso le parole, di cui ricostruisce la genealogia storico-giuridica, indica le spie linguistiche che lo caratterizzano e fornisce gli strumenti di contrasto. Da vent’anni la ricerca di Faloppa ruota intorno alla costruzione del “diverso” nelle lingue europee, alla produzione e circolazione del discorso razzista e discriminante in Italia. Dialogherà con lui la giornalista Monica Pietrangeli, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità Federazione Nazionale Stampa. Si prosegue mercoledì 21, sempre alle ore 18, alla Kolpinghaus, con la presentazione del film di Paolo Vinati e Roberta Dapunt, “Capaci di volere”, che racconta il percorso di accoglienza e integrazione tramite il progetto SPRAR in una comunità della Val Pusteria. A trovare le parole immaginate è stata la poetessa Roberta Dapunt. Dialogheranno con i due autori Gianfranco Schiavone, vicepresidente ASGI (Associazione studi giuridici immigrazione), e Marcello Cont, educatore del distretto sociale di Brunico. Ultimo appuntamento venerdì 23 alle ore 16, presso la Sala Parrocchiale/Pfarrheim per presentare il libro “Quei ponti sulla Drina. Idee per un’Europa di pace”, da pochi giorni pubblicato da Infinito Edizioni e che raccoglie gli scritti di Langer sulla ex-Jugoslavia. Curato da Edi Rabini e Sabina Langer, con prefazione di Paolo Bergamaschi e postfazione di Adriano Sofri, il volume è un’importante testimonianza dell’impegno del parlamentare sudtirolese. Dialogheranno con Edi Rabini e Sabina Langer Francesco Palermo (Università di Verona) e Maja Husejic, dell’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri.G.A.