bolzano

Un quartiere allo specchio 

La mostra. Inaugurata allo “Spazio Young” l’esposizione “Ritratti Nel Tempo”: protagonisti gli abitanti di Europa Novacella che, a distanza di anni sono stati immortalati nella stessa posa di un vecchio scatto. Negli spazi di via Torino quindici coppie di foto, ognuna accompagnata da una frase


di Amelia Liverani


BOLZANO. La fotografia ha il potere di fissare gli attimi e raccontare lo scorrere del tempo: ieri eri un bambino ed oggi sei un uomo. Ed è proprio con un racconto attraverso le immagini che nella cornice dello “Spazio Young” è stata inaugurata la mostra “Ritratti Nel Tempo”, a cura di Anna Cerrato. 

L’artista e fotografa bolzanina è la curatrice culturale che ha dato appuntamento a più riprese allo Spazio Young alle persone del quartiere Europa-Novacella. Che si sono ritrovate con una propria immagine del passato a cui è stata abbinata una nuova foto, scattata oggi, nel presente, nello stesso atteggiamento della prima. In tutto 15 coppie di fotografie. Ognuno e ognuna di loro ha abbinato poi alle proprie foto una frase nella sua lingua. Immagini per raccontare il tempo che passa e tutto trasforma. 

Tra queste c’è la testimonianza di Renata, abitante del quartiere: “Una volta ci si conosceva tutti, nel quartiere non c'erano volti sconosciuti. Ma il tempo passa e cambia tutto, anche noi”. Un pensiero che porta ad un momento di riflessione comune a tanti residenti del quartiere. 

Spesso si sente dire che un’immagine vale più di mille parole: questa mostra nasce dall’idea che due immagini possono raccontare una storia. 

La mostra rappresenta il momento restitutivo di un’iniziativa svoltasi in più fasi. Il progetto ha infatti preso vita nel corso dell'intero autunno con diversi appuntamenti, durante i quali i cittadini sono stati invitati a portare presso “Spazio Young” una propria fotografia del passato, per poi lasciarsi ritrarre in una nuova fotografia nel presente che riproducesse la stessa posa di una volta. 

«Negli ultimi due anni, dopo la fase acuta di pandemia, ci siamo dedicati all'ascolto delle persone. Quello che è emerso è una forte malinconia nel ricordare i tempi in cui la solidarietà e la fiducia nel prossimo erano valori indiscutibili, e allo stesso tempo una realistica disillusione sul presente in cui viviamo. L'idea della mostra è nata proprio da questo sentire: abbiamo voluto mettere “a nudo” i volti delle persone, nell'oggi e nel passato, con l'intento di cogliere come il tempo abbia modificato l'essere. E nella speranza di scorgere tutto il buono che il presente ha da offrirci, prendendo ispirazione dal passato, ma sempre con uno sguardo diretto al futuro. Obiettivi ambiziosi, ma le fotografie parlano da sole e gli sguardi, i sorrisi che abbiamo catturato sembra che parlino proprio di tutto ciò». Lo evidenzia Anna Cerrato, curatrice e fotografa del progetto. 

Chi visiterà la mostra si immergerà così in uno spazio sospeso nel tempo, dove il passato e il presente convivono sotto forma di ritratti in bianco e nero. Le immagini di ieri ed oggi, affiancate una all’altra, raccontano ed indagano un quartiere vivo, mostrando i volti dei veri protagonisti del quartiere: i cittadini. Fino a fine novembre sarà poi possibile visitare la mostra durante gli orari di apertura al pubblico di Spazio Young, dopodiché le opere verranno esposte in vetrina per essere visibili da tutti, passeggiando per il quartiere. 

La mostra è aperta fino al 27 novembre (lunedì, martedì, venerdì dalle 15 alle 18 e mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12) nello spazio dell’onlus che ospita anche incontri ed eventi e attiva progetti di educazione alla cittadinanza, artistici e di divulgazione scientifica. 

«Per la ripartenza di Spazio Young - conclude Anna Cerrato - ci siamo ispirati al modello della portineria di quartiere e puntiamo a diventare un luogo di incontro e socialità, offrendo anche qualche servizio specifico come ad esempio lo sportello digitale. L’idea generale è quella di costruire azioni, servizi ed eventi a partire dalle esigenze specifiche dei nostri “vicini di casa” con l’obiettivo finale di promuovere la socialità, lo scambio intergenerazionale ed un clima di “buon vicinato”». 













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