Cinema

«Val Senales, una location magica» 

Il regista Tom Harper parla di “Heart of Stone”, una mega produzione nel segno del giallo, targata Netflix e prodotta senza nessuna sponsorizzazione da parte della Provincia. «Ogni giorno guardavo le montagne e non potevo credere che, per quel giorno, quello era il mio ufficio»


Daniela Mimmi


SENALES. I fari di spengono e vengono rimessi nelle loro casse, insieme a cineprese, microfoni, cavi, costumi. Le auto, i furgoni, i suv pieni di star e tecnici sono pronti. Il team di “Heart of Stone” si sta preparando a partire per tutti gli angoli del mondo. E la Val Senales riprende la sua normale e tranquilla vita. Sono infatti finite le riprese del film “Heart fo Stone”, una mega produzione nel segno del giallo, targata Netflix e prodotta senza nessuna sponsorizzazione da parte della Provincia, ovvero Idm. La regia è affidata a Tom Harper (“Aeronauts”, “Wild rose”, “The woman in black: Angel of death”), mentre la protagonista è la bellissima Gal Gadot, attrice israeliana famosa per avere interpretato “Wonder Woman” e “Fast and Furious”, e recentemente il remake di “Assassinio sul Nilo”. Abbiamo intervistato Tom Harper prima che lasciasse la Val Senales.

Girare un film con Gal Gadot deve essere un sogno per ogni regista. E’ così anche per lei?

“Sì, certamente, soprattutto in un genere che da sempre è stato dominato dagli uomini. Lavorare con qualcuno tanto avvincente e carismatico come Gal è una opportunità decisamente eccitante”. -

Qual è il primo spy movie che ha visto? Cos’è e che le piace dei film di azione?

“ Credo che fosse James Bond ai tempi di Roger Moore. Facevo sempre un gioco con mio fratello: lui era James Bond, io ero Tom Bond. Mi ha sempre dato i brividi l’idea che ci sia un intero mondo che vive sotto la superficie, con gente che va incontro alla vita e alla morte per evitare catastrofi”.

Come è stato coinvolto in questo progetto?

“Sono entrato in contatto con Skydance che ha prodotto un sacco di film che io amo, come “Mission Impossible”. Mi hanno mandato la sceneggiatura e dopo aver parlato con Gal Gabot, che aveva visto e amato il mio film “Wild rose”, ho avuto la fortuna di essere chiamato a collaborare con loro”.

Normalmente i film alla Mission Impossible sono pieni di scene spettacolari con scazzottate, salti dal paracadute, eccitanti scene sugli elicotteri, inseguimenti in moto, eccetera. Ci saranno anche in “Heart of stone”? Ce le può anticipare?

“Sì, in questo sarà simile a tanti film del genere, ma sarà anche diverso e particolare. Abbiamo assistito a queste scene in tutti film del mondo e per tanto tempo, ma adesso stiamo creando qualcosa di nuovo e fresco”.

Sappiamo che utilizzate molti stunt men. Cosa sta facendo la produzione per far lavorare tutti in sicurezza?

“Già durante la mia prima visita ho conosciuto due persone straordinarie: Veit e Arnold che si occupavano della sicurezza del nostro team sulle montagne. Sono stati con noi tutto il tempo e dappertutto in Val Senales a proteggerci. Adesso il nostro team si è ingrandito. Loro non solo sono stati importanti e insostituibili per quanto riguarda la nostra sicurezza, ma avevano anche conoscevano molto bene tutta la zona e la cosa ci è piaciuta molto”.

Quali sono i limiti per gli attori nei suoi film?

“Quando lavoro con gli attori cerco sempre di instaurare un rapporto di fiducia che permetta di affrontare dei rischi. Questo non significa che fai sempre tutto bene, ma significa che puoi spingere il limite e girare scene eccitanti”.

Qual è la cosa più eccitante di questo film?

“E’ difficile rispondere, ce ne sono parecchie. Dato che siamo su montagne incredibili, mi viene subito alla mente la location. Ma veramente è una combinazione di tanti fattori: azione, personaggi, performance”.

Ci può anticipare qualcosa della trama?

“ Rachel Stone, interpretata da Gal Gadot, è una donna intelligente, la sola donna che può gestire la sua potente e globale organizzazione di pace con tutto il suo carico di risorse di valore, ma anche pericolose”.

In quali altri posti avete girato il film?

“Marocco, in Gran Bretagna, Islanda e Portogallo”.

Gli altri attori del cast?

“Jamie Dornan, Alia Bhatt, Jing Lusi, Paul Ready, Enzo Cilenti, Sophie Okonedo e una sorpresa che sarà annunciata presto. E’ un cast decisamente internazionale”.

Secondo lei c’è una ricetta segreta per dirigere un film di successo?

“Imparare il mestiere…”.

Lei ha diretto molte serie tv e film. Questo “Heart of stone” sarà la chiave di svolta?

“Lo spero!”.

Come si è trovato a girare in Val Senales, anche con i collaboratori locali? Ed è stato contento della location?

“E’ uno dei posti più belli in cui io abbia mai lavorato. Ogni giorno guardavo fuori le montagne e non potevo credere che, per quel giorno, quello ero il mio ufficio. Il nostro team altoatesino e trentino ha lavorato duro ma anche in modo piacevole, nonostante la sfida di girare in altitudine e durante una pandemia. Non avrebbero potuto farci sentire più a casa e benvenuti e penso che tornerò in quella bellissima zona”.

L’immagine più bella che si porterà dietro?

“La luce dietro le montagne 20 minuti dopo che il sole è tramontato…”













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