«Volevo riconnettere gli artisti con il pubblico» 

Intervista a Antonella Cattani. La gallerista bolzanina si è inventata una collettiva virtuale “Life Live 2020” non è solo una mostra, è una vera istantanea dei mesi di lockdown


Corinna Conci


Bolzano. La galleria Antonella Cattani di via Catinaccio a Bolzano, in questi giorni ha presentato sul proprio sito internet (www.antonellacattaniart.com) una formula di mostra collettiva con opere create specificatamente per questo evento virtuale, inerenti il periodo complesso che stiamo vivendo. La gallerista Antonella Cattani questa volta ci propone non solo una mostra, ma anche uno statement e un ritratto personale degli artisti, dove le parole degli autori presentano il loro vissuto insieme a un’immagine che li svela nei loro studi al lavoro.

Perché chi, meglio della figura dell’artista, può farsi domande per affrontare questioni che riguardano tutti, questioni universali? Chi può cogliere il senso delle cose, focalizzandosi sul nucleo vitale dell’umano, verso quella consapevolezza che consiste nel mantenere quella capacità alleata all’immaginazione? Ne abbiamo parlato con Antonella Cattani.

Da cosa nasce l’idea di “Life, live 2020”?

Nasce come prima risposta della Galleria al desiderio di riconnettere gli Artisti con il Pubblico. Con l’intento di creare un evento virtuale, ho invitato ciascun artista a partecipare con l’immagine di un’opera ed una foto-ritratto dallo studio, come statement di questo tempo trascorso e … di una nuova dimensione.

In occasione di questa mostra lei ha proposto ad ogni artista di produrre un'opera specifica, realizzando una collettiva d’arte che contiene i vissuti di questo periodo…

I contenuti di Life, live 2020 dovevano per l’appunto essere vivi, come recita il titolo, ed ho tracciato le linee guida da seguire lasciando però ampia libertà di espressione. E se è vero che abbiamo bisogno della persona per stabilire un contatto, ecco la fotoritratto di “oggi”, accompagnata da un’opera realizzata in questo periodo, scelta dall’artista per questo evento virtuale. A dare la “voce” è lo statement / messaggio di ciascun artista.

Quale ruolo ha ricoperto l’arte, in questo periodo di quotidianità domestica?

Certamente un ruolo di rilievo. Ci siamo trovati a trascorrere un lungo tempo tra le mura domestiche, abbiamo riscoperto la nostra casa e soprattutto ci siamo accorti di quanto sia importante ciò che ci circonda: dipinti, sculture, fotografie, oggetti, manufatti …ed è proprio anche grazie alla loro presenza ed al loro feed back quotidiano di emozioni e sollecitazioni se abbiamo vissuto bene un tempo difficile.

Come possiamo guardare al prossimo futuro nel campo dell’arte?

L’arte, nelle sue declinazioni, è un bene primario che ci accompagna dai tempi delle incisioni rupestri e sono certa che continuerà a farlo incontrando nuove sensibilità e sollecitando come sempre non solo lo sguardo ma il nostro intelletto. Ciò che potrà fare la differenza è “cosa” e “come” ogni istituzione pubblica e privata, come una galleria d’arte, vorrà comunicare con il pubblico reale e quello del web.













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