lavoro

Alto Adige: l’occupazione cresce, ma le famiglie restano in difficoltà

L’Istituto promozione lavoratori spiega che in molti settori l’andamento economico migliora (in particolare alberghiero, l’agricoltura e il pubblico), ma la situazione finanziaria dei cittadini è in affanno



BOLZANO. L'economia altoatesina continua a guadagnare terreno anche nel primo trimestre del 2023, una ripresa che trova riscontro nei dati occupazionali, in aumento anche rispetto al 2022. «Attualmente in quasi tutti i settori economici aumenta l'occupazione, ma restano le perplessità da parte dei lavoratori sul futuro andamento della propria situazione finanziaria», commenta il direttore dell'Istituto per la promozione dei lavoratori, Stefan Perini, il quale aggiunge: «La stagione turistica alle porte promette bene, ma in quasi tutti i settori le aspettative dei lavoratori dipendenti rispetto alla propria situazione finanziaria restano difficili».

Negli ultimi mesi l'inflazione appare in frenata e c'è spazio per un cauto ottimismo, che tuttavia è da ricondursi in parte anche al processo di adattamento alle condizioni di incertezza e non certo al miglioramento delle condizioni economiche personali. In tutti i settori le attese riguardo l'andamento economico dell'Alto Adige nei prossimi 12 mesi si presentano in miglioramento. Particolarmente confortanti sono i giudizi dei lavoratori attivi nel settore alberghiero (in miglioramento di 16 punti indice), in agricoltura (di 11) e nel settore pubblico (di 9). Anche nel settore dell'edilizia, nonostante l'occupazione in calo, il clima di fiducia migliora (di 6 punti indice).

Si assiste a una generale diminuzione della difficoltà di trovare un posto di lavoro equivalente, il rischio di perdita del posto di lavoro rimane modesto nella stessa edilizia, settore in cui l'occupazione diminuisce ed è stato accusato il colpo del blocco del bonus 110%. «in generale sul fronte occupazionale buona parte dei lavoratori dipendenti non si dichiara troppo preoccupata, mentre resta incerta la situazione economica delle famiglie», commenta la ricercatrice Ipl Maria Elena Iarossi.













Altre notizie

Attualità