L’OPERA

Brennero, firmato contratto da un miliardo per il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo

La commessa per la tratta di circa 22,5 chilometri, tra Fortezza e Ponte Gardena,al gruppo Webuild. Prevista la creazione di 15.000 posti di lavoro (foto da sito webuildgroup.com)


di Claudia Tomatis


BOLZANO. Il gruppo Webuild brinda a un nuovo contratto per un tunnel ferroviario ad alta capacità per la nuova linea ferroviaria del Brennero. Si tratta di una commessa da 1,07 miliardi di euro per la progettazione e la realizzazione della tratta di circa 22,5 chilometri, in prosecuzione della galleria di base del Brennero, tra Fortezza e Ponte Gardena, in Alto Adige. Il tunnel, quando si raccorderà con l'esistente circonvallazione della città austriaca di Innsbruck, diverrà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo, raggiungendo complessivamente una lunghezza di 64 chilometri, con un asse che collegherà Verona con Monaco.

La notizia del contratto ha spinto il titolo in Borsa a Milano, che in mattinata è arrivato a 2,1 euro (+2,1%), per chiudere poi a 2,05 euro (+0,49%). "Il progetto - sottolinea il gruppo - rappresenta un ulteriore passo avanti nella direzione della mobilita sostenibile che l'Italia sta perseguendo con sempre maggiore determinazione, anche attraverso le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), i cui investimenti avranno un impatto significativo sull'ammodernamento delle reti infrastrutturali e sull'occupazione, che rappresenta la vera emergenza per la ripresa del Paese. Per questo progetto si prevede la creazione di 15.000 posti di lavoro complessivi tra diretti, indiretti e indotto con tutta la filiera produttiva del settore".

Oggetto del contratto, commissionato da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), con il gruppo Webuild capofila al 51% del consorzio con Implenia, è la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori, quasi tutti in sotterraneo, per il quadruplicamento della linea Verona-Fortezza di accesso Sud alla Galleria di Base del Brennero sull'asse ferroviario Monaco-Verona, oltre ai rami di interconnessione, anch'essi in sotterraneo, e agli interventi nella stazione di Ponte Gardena.













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