barometro Ire

Edilizia, tra le imprese altoatesine cresce la preoccupazione

Allarme per la minore redditività e l’aumento dei prezzi. Il mondo economico chiede interventi mirati



BOLZANO. Cresce la preoccupazione fra le imprese del settore edile in Alto Adige. Lo segnala l'edizione estiva del Barometro dell'economia dell'Ire - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano che mostra un deterioramento del clima di fiducia.

Il livello di attività nel settore edile si conferma elevato, con un grado di utilizzo della capacità produttiva che, nelle branche dell'ingegneria civile e della costruzione di edifici, supera il 90 per cento. Ciononostante, il clima di fiducia tra le imprese del comparto è peggiorato rispetto alla precedente rilevazione primaverile.

Le imprenditrici e gli imprenditori intervistati prevedono una crescita dei fatturati più contenuta rispetto allo scorso anno e quasi un quarto di loro teme che quest'anno la redditività sarà insoddisfacente. Ancora più critiche appaiono le valutazioni sulle condizioni quadro in cui le imprese si trovano a operare.

I costi risentono fortemente dell'impennata dei prezzi dei materiali da costruzione e dell'energia e in molti casi ciò costringerà a incrementare ulteriormente i prezzi alla clientela. Al contempo, l'incertezza sul futuro andamento della domanda frena l'attività di investimento.

La generale incertezza vissuta dal settore si riflette anche sul mercato del lavoro. Per la prima volta dal 2015, l'andamento dell'occupazione nel comparto edile mostra una leggera flessione: nella prima metà del 2022, il numero dei lavoratori dipendenti si è attestato appena al di sotto della soglia delle 17.800 unità, ovvero l'1,9 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, ricorda il ruolo cruciale degli investimenti pubblici per lo sviluppo del settore edile nei prossimi anni: "È fondamentale - osserva Ebner - che le risorse disponibili vengano spese in modo efficiente. Per la realizzazione dei progetti occorre garantire alle imprese locali condizioni eque di partecipazione agli appalti. Solo così si potranno massimizzare i benefici degli investimenti per l'economia locale". 

Il presidente del Collegio dei costruttori edili, Michael Auer, commenta: "L'enorme insicurezza cui assistiamo a livello generale sta creando problemi anche all'edilizia e le oscillazioni estreme dei prezzi rappresentano una forte minaccia per le imprese". 

"L'adeguamento del listino prezzi previsto nel 'Decreto aiuti' e la relativa compensazione dei prezzi - aggiunge Auer - vanno messi in pratica urgentemente per evitare di mettere a rischio molte aziende e i relativi posti di lavoro".

Per Markus Bernard, presidente del gruppo provinciale edilizia di Lvh-Apa, "le aziende soffrono per l'aumento esplosivo dei prezzi delle materie prime e dell'energia. L'inflazione elevata induce molti privati a mettere da parte i propri progetti di costruzione e attendere". Per di più, sottolinea Bernard, "anche il settore pubblico sta rinviando gli investimenti. Inoltre, nei comuni c'è una certa incertezza nell'interpretazione della nuova legge sulla pianificazione territoriale. Di fatto, l'attività edilizia è in calo già dal tardo autunno".

Rodolfo Gabrieli, presidente dell'Unione costruzioni Cna-Shv Alto Adige, considera "l'instabilità, sia per quanto riguarda i bonus edilizi che per il quadro politico generale del Paese, la spada di Damocle sulla testa delle nostre aziende, che da mesi resistono al caro prezzi delle materie prime e dell'energia e alla mancanza della cessione di credito ai privati". "Come Cna - conclude Gabrieli - chiediamo da tempo interventi mirati, come un migliore accesso al credito per ridare liquidità alle Pmi in difficoltà e soluzioni territoriali per tagliare i costi energetici".













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità