economia

Federcoop: «Preoccupa la nuova governance di Mediocredito»

Il presidente Roberto Simoni ne ha parlato con il proprio consiglio di amministrazione: «La nuova governance che si sta delineando in Mediocredito Trentino Alto Adige esclude il credito cooperativo trentino e mette fine ad una esperienza che ha rappresentato un esempio di buona gestione»



TRENTO. «La nuova governance che si sta delineando in Mediocredito Trentino Alto Adige esclude il credito cooperativo trentino e mette fine ad una esperienza che per molti anni ha rappresentato un esempio di buona gestione e di positiva di collaborazione tra Trento e Bolzano». Lo afferma in una nota la Federazione trentina della cooperazione.

La questione è stata affrontata dal consiglio di amministrazione della Federazione convocato dal presidente Roberto Simoni. «Questo progetto non trova la condivisione della cooperazione trentina, l’esclusione del credito cooperativo è un segnale che preoccupa. Con rammarico dobbiamo constatare come non si sia riusciti a costruire un proficuo dialogo istituzionale tra le componenti trentine», ha sottolineato Simoni.

«Adesso però occorre guardare al futuro. Nel nuovo assetto proprietario che verrà definito nei prossimi mesi con la cessione delle quote pubbliche - ha aggiunto Simoni - abbiamo stimolato la Giunta provinciale a prevedere già nel patto di sindacato un coinvolgimento di rilievo del movimento cooperativo trentino. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, lavorando in squadra con tutte le componenti del credito cooperativo - Federazione, Casse Rurali e Cassa Centrale Banca». 













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