la mozione

Masi chiusi, un tavolo di lavoro per vincolare la vendita

Secondo la Perspektiven Für Südtirol non è giusto che chi ha i soldi possa acquistare il maso senza essere soggetto a verifiche



BOLZANO. Un tavolo di lavoro per regolamentare la vendita dei masi chiusi ai non-agricoltori: lo ha deciso il consiglio provinciale di Bolzano, approvando all'unanimità, con alcuni emendamenti, una mozione di Peter Faistnauer (Perspektiven Für Südtirol) .

La parte approvata impegna la giunta «a istituire al più presto un tavolo di lavoro con degli esperti, al fine di valutare se nel quadro della vigente normativa europea sia possibile emanare disposizioni aggiuntive per limitare la 'svendita della nostra terra'».
La proposta nasce dall'aumento dei casi in cui i masi chiusi vengono venduti a soggetti esterni all'agricoltura: «mentre i requisiti per costituire un maso chiuso o averlo in eredità sono molti e vengono controllati rigorosamente dalla commissione locale per i masi chiusi - ha sottolineato Faistnauer - se si hanno i fondi necessari, si può acquistare il maso senza dover soddisfare alcun criterio e senza essere soggetti a verifiche».

«Questo evidenzia una lacuna della legge sui masi chiusi - ha osservato Faistnauer - e solleva urgentemente la questione di come colmarla nello spirito del maso chiuso, con il fine di vincolare anche i potenziali acquirenti dei masi chiusi al rispetto dei criteri fondamentali del maso chiuso per garantire anche in futuro la prevalenza dell'attività agricola». 

















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