il caso

Orsi, Provincia e categorie economiche trentine non temono le disdette dei turisti: “Viene prima la sicurezza delle persone”

L’assessore al turismo Failoni: “Teniamo i nervi saldi. In fase di studio una campagna di comunicazione sui grandi carnivori”. Bort di Confcommercio: “Gli orsi sono un danno per il territorio”.  Paissan di Confesercenti: “Servono buon senso ed equilibrio”

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TRENTO. "La campagna per boicottare il Trentino è già stata fatta anche in passato, con Daniza. Adesso noi dobbiamo tenere i nervi saldi, come in tutti i momenti di difficoltà. Una prima risposta per la sicurezza dei cittadini e di chi viene a trascorrere un periodo in Trentino è stata data con la cattura di Jj4". Così, l'assessore al turismo della Provincia di Trento, Roberto Failoni, interpellato dall'Ansa. "Rispettiamo chi la vede in modo diverso da noi, ma la priorità per noi è la sicurezza delle persone. Di disdette non sappiamo, e possono esserci per tante ragioni. Riceviamo invece tante richieste di informazioni a cui siamo felici di dare risposta", ha aggiunto, precisando che è in fase di studio una compagna di comunicazione coordinata su tutto il territorio trentino focalizzata sui grandi carnivori.

Commenta la campagna di boicottaggio lanciata da alcune associazioni animaliste anche il presidente di Confcommercio del trentino, Giovanni Bort: "Gli animalisti non ci preoccupano e non condividiamo il loro pensiero: se non vogliono venire in Trentino ci sono sono tanti altri posti dove andare. Molti turisti vengono ugualmente". "Va detto - ha aggiunto - che la presenza degli orsi, soprattutto in questo numero, sono un vulnus per il nostro territorio, al pari di lupi e cinghiali. Su questi temi la Provincia deve essere categorica: gli animali selvatici devono essere messi in condizione di non nuocere alle persone".

Anche secondo il vicepresidente di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan, gli imprenditori del territorio non sono preoccupati. "In questo momento non c'è particolare preoccupazione, ma le voci negative che girano sul Trentino si ripercuotono sulla popolazione e potrebbero avere effetti su tutta la filiera del settore turistico. Auspichiamo buon senso e una visione equilibrata della situazione", ha detto.













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