inflazione

Rincari, ecco la top 30 dei prodotti con i maggiori aumenti di prezzo

Quasi la metà dei prodotti più colpiti dagli aumenti sono alimentari. Lo studio a cura dell’Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat di Agosto 2022



BOLZANO. Caro energia e caro carburanti: sono questi i maggiori rincari che caratterizzano gli aumenti a catena e generalizzati nei beni di consumo degli italiani.

L'Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat resi noti ieri sull'inflazione di agosto per stilare la top 30 dei rialzi, che inlcude la top10 di cibi e bevande.

Per la top 30 relativa a tutto il paniere, vincono i voli internazionali, "decollati" del 128,1% rispetto ad agosto dell’anno scorso.

Al 2° posto l'energia elettrica, sia sul mercato libero che tutelato, che è più che raddoppiata in un anno con +102,9%. Ancora una volta il mercato libero va molto peggio del tutelato con +135,9%, equivalente a una stangata aggiuntiva annua per una famiglia media pari a 858 euro  laddove l’aggravio medio tra i due mercati è di 650 euro.

Medaglia di bronzo all'olio di semi (+62,8), che vince per gli alimentari e si traduce in un rincaro di 15 euro e 30 cent.

Al 4° posto il gas naturale e gas di città con +62,5% che corrisponde a una maggior spesa annua pari a 362 euro.

Seguono in quinta posizione il gasolio per riscaldamento (+43,6%), gpl e metano in sesta (+40,1%), al 7° posto il burro (+33,5%, pari a 9,37 euro), secondo tra gli alimentari più rincarati.

La crisi dei chip si fa sentire con i rincari dei supporti per registrazioni di suoni, immagini e video (+27,8%). La margarina, con +23,6%, si colloca sul gradino più basso del podio per il cibo.

Chiude la top ten la farina (+22,9%).

Seguono il riso (+22,4%) e il cibo simbolo del made in Italy, la pasta (fresca, secca e preparati di pasta), con il +21,7% e un aggravio a famiglia pari a 30 euro e 47 cent.

Si segnalano poi il latte conservato (+19%), il gasolio per mezzi di trasporto (+18,2%) e i gelati (+18,1%).

Alberghi, motel, pensioni e simili, con il +15,7% rispetto alla scorsa estate, sono al ventesimo posto della classifica generale ma al 1° posto per le voci legate alle ferie tolti i trasporti.

Auemnti consistenti anche per pollame (+15,6%) e uova (+15,2%), 21° e 22° della graduatoria generale e che chiudono la top ten degli alimentari. Tra gli alimentari si segnalano, infine, lo zucchero (+14,9%), il pane, "solo" in 28° posizione con +13,6% ma che determina una mazzata annua a famiglia pari a 35 euro e 59 cent.

Chiudono la top 30 le acque minerali con +12,8%, pari a 19 euro e 37 cent.













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