[TITOLO]Per Alitalia una nuova proroga Salvini boccia l’opzione Lotito
Roma.
Roma. <mc>[testo]la situazione di alitalia, con i suoi 11 mila dipendenti, va «affrontata e risolta nell'immediato». il vicepremier matteo salvini torna in pressing affinché si faccia presto e boccia la soluzione lotito, definendolo un «mondo lontano». il messaggio è indirettamente rivolto al collega luigi di maio, che gestisce il dossier e il cui m5s non ha ancora sciolto il veto su atlantia, benvista invece dalla lega e considerata la scelta più credibile. la procedura per salvare l'ex compagnia di bandiera intanto ottiene come atteso una nuova proroga, ma il nodo politico rischia di innescare un braccio di ferro nel governo e si profila anche il rischio che il prender tempo faccia spazientire il partner americano delta. alla vigilia della scadenza per l'offerta vincolante di fs, il ministero dello sviluppo economico ha autorizzato i commissari straordinari a comunicare a fs la proroga del termine fino al 15 luglio. intanto torna a farsi sentire su alitalia il ministro dell'interno: occorre affrontare la situazione senza pregiudizi, afferma salvini riferendosi anche al caso ilva, e «scegliere la soluzione migliore». soluzione che però nel caso di alitalia non potrà essere lotito, avverte il vicepremier: il patron della lazio «per il momento, si occupa di far giocare dei ragazzi a pallone con alterne vicende e alterne fortune. li vedo due mondi abbastanza lontani, onestamente», dice salvini, che continua a tifare atlantia. «se ci sono partner che si occupano di infrastrutture e di trasporti io da utente sono più tranquillo». su lotito non commenta ufficialmente l'americana delta, che però sarebbe scettica anche su toto. entrambi avrebbero già avuto dei contatti con fs, che da novembre sta gestendo la trattativa per definire il consorzio acquirente (fs al 30-35%, delta e mef ciascuno al 15%). delta vedrebbe invece di buon occhio atlantia, che, da parte sua, resta alla finestra. la palla è ora nelle mani del m5s, che non ha ancora seppellito l'ascia di guerra alzata contro i benetton dopo il crollo del ponte morandi.