Concerto Vasco Rossi ad Ancona dopo 11 anni, carica 33mila

(ANSA) - ANCONA, 25 GIU - Dopo 11 anni Ancona si appresta di nuovo ad accogliere Vasco Rossi atteso al concerto di domani sera alle 21 allo stadio "Del Conero", da 33mila persone. Già da ieri, negli spazi esterni all'impianto sportivo, sono comparsi i primi fan che hanno scelto di attendere l'evento in tenda. Anche il 'Blasco' è già arrivato in zona; ha scelto di vivere la vigilia dell'evento in un hotel a Portonovo. E' la penultima data del tour iniziato a Trento e che si concluderà il 3 giugno a Torino. Il rocker di Zocca proporrà ai suoi fan i brani del nuovo album, "Siamo qui", ma non mancheranno naturalmente i grandi classici del suo vastissimo repertorio di una carriera di ormai 50 anni: "Un senso", "Gli spari sopra", "Sally", "Toffee" e l'immancabile, e irrinunciabile per Vasco e i suoi fan, chiusura con "Albachiara". Imponente l'organizzazione messa in atto per gestire l'accesso del pubblico al Del Conero, con la predisposizione di parcheggi e bus che copriranno il percorso da questi fino allo stadio anconetano. Ad Ancona sarà Raffi, giovane cantante pesarese, a fare da apripista al concerto della rockstar di Zocca. Come già avvenuto al concerto del 'Blasco' a Bari il 22 giugno scorso, la 23enne Raffi (Raffaella Pierattoni) aprirà la serata insieme alla sua band, XX Energy, eseguendo cinque brani. (ANSA)





Gallerie

immagini

Camper distrutto dalle fiamme sulla MeBo a Marlengo

Quando i vigili del fuoco sono giunto sul posto il mezzo di vecchia fabbricazione era completamente avvolto dalle fiamme. Il rogo è stato tempestivamente spento e poi sono iniziati i lavori di recupero del mezzo e di pulizia del manto stradale. Durante l'intervento si è formata una lunga coda. Sul posto sono anche intervenuti la polizia stradale e il servizio strade (foto David Ceska / Vf)

tennis

Alcaraz campione fragile, le immagini del ko con Dimitrov a Miami

Un gigante dai piedi di argilla: grandissimo talento ma anche una inattesa fragilità nei momenti più delicati della sua carriera. Carlos Alcaraz cade ai quarti a Miami contro Grigor Dimitrov e si scopre ancora una volta più debole - se è possibile dirlo per un grande campione come lui - rispetto alle grandi aspettative che in tanti nel Circus nutrono nei suoi confronti. Dopo un avvio di stagione difficile a causa di alcuni stop inattesi come l'eliminazione agli Open d'Australia, negli Usa lo spagnolo sembrava aver ripreso smalto e fiducia in se stesso. La vittoria contro l'amico e rivale Jannik Sinner in semifinale ad Indian Wells e poi lo stesso titolo conquistato con una gran partita in finale contro Daniil Medvedev apparivano come l'uscita dal tunnel nel quale si trovava. Ma l'illusione della ripresa è durata pochi giorni, almeno fino ad oggi quando nuovamente ed inaspettatamente il murciano è caduto contro Dimitrov. "Mi sono sentito frustrato. Grigor mi ha fatto sentire come se avessi avuto 13 anni. Ha giocato un tennis fantastico quasi perfetto", ha detto dopo il ko contro l'esperto bulgaro. "Non vedevo alcun suo punto debole. Ero spaesato. Per questo mi sento frustrato. Parlavo con la mia squadra e non sapevo cosa fare", ha poi ammesso. Ed è questo uno dei pochissimi punti deboli dello spagnolo. Non la tecnica che è quasi perfetta e neanche la prestanza fisica - la sua esplosività impressiona gli avversari - ma la tenuta psicologica. Già in passato, Alcaraz ha dichiarato di avere un rapporto quasi simbiotico con il suo coach Juan Carlos Ferrero e che, senza di lui a guidarlo all'angolo, in campo si sentiva un po' perso. Ad esempio, quando ad inizio stagione l'allenatore spagnolo a causa di un intervento chirurgico non è andato in Australia, il giovane numero due al mondo ha ammesso di sentirsi in difficoltà perché gli mancavano la capacità di lettura del match ed i consigli dell'ex campione spagnolo. Va anche detto che Dimitrov è un avversario particolare. Il bulgaro è sempre stato considerato uno dei grandi talenti del tennis mondiale: l'erede "inespresso" di Federer, un tennista capace di colpi incredibili con una tecnica pressoché perfetta ma anche di una mancanza di continuità che per buona parte della carriera lo ha relegato fuori dai top dieci del mondo. Oggi, però, era in una delle sue giornate di grazia. Resta da comprendere quanto nella debacle di Alcaraz sia dovuto al talento di Dimitrov e quanto ad un suo calo. Una risposta che soltanto il tempo potrà dare. Di certo, quel percorso che vedeva lo spagnolo avviato verso il numero uno del ranking mondiale a scapito di Novak Djokovic è più irto e complesso di quanto si potesse inizialmente pensare. Anzi, in caso di vittoria di Sinner a Miami, l'italiano gli strapperà il numero due della classifica Atp relegandolo al terzo posto. Ma sbaglia chi sottovaluta Alcaraz che, tra l'altro, si appresta a giocare sulla terra battuta, la sua superficie, dove per i rivali ci sarà tanto da faticare.

LE FOTO

I giocatori del Südtirol incontrano i piccoli pazienti di Pediatria

Anche quest’anno, in occasione delle festività pasquali, una delegazione dell’FC Südtirol si è presentata in Ospedale a Bolzano per far visita ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria. I piccoli fan, ma anche qualche genitore, erano già da qualche ora in trepidante attesa per l’arrivo dei calciatori Fabian Tait, beniamino locale e capitano della compagine biancorossa, Kevin Vinetot, Simone Davi e Tommaso Arrigoni. Quest’anno, per la prima volta, hanno fatto parte della delegazione anche Cate Zulian e Flu Maloku, in rappresentanza della squadra femminile dell’FC Südtirol. LE FOTO

Le foto

Il Waltherpark "apre" le porte per la Festa di primavera

Porte aperte oggi, 23 marzo, al cantiere del Waltherpark a Bolzano, per una Festa di primavera con musica e cibo. Ai cittadini e alle autorità è stato mostrato lo stato dei lavori del centro commerciale e della parte residenziale. Con il presidente di Signa Italia, Heinz Peter Hager, che ha voluto ribadire, nonostante i timori legati al crac Benko: "Saranno pronti per la primavera 2025". LE FOTO (DLife)









Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)



Attualità