Papa, la sua carezza ai cristiani dopo orrori Isis

(dell'inviata Manuela Tulli) (ANSA) - QARAQOSH, 07 MAR - Le ferite della guerra sono cumuli di pietre, muri sbrecciati, strade ancora sconnesse. Francesco arriva a Mosul, la città al nord dell'Iraq che è stata fino al 2017 roccaforte dell'Isis, per pregare per le vittime della guerra. Dietro di lui la chiesa siriaca venuta giù sotto le bombe. Per le strade uno spiegamento di militari per proteggere il Papa, con la preoccupazione che qualche cellula dormiente possa rovinare questo momento storico per l'Iraq. Poi l'esplosione della gioia a Qaraqosh, la città della Piana di Ninive dove c'era la più grande comunità cristiana del Paese. Francesco entra in una cattedrale tirata a lucido, abbellita da fiori bianchi e baciata anche dal sole. Tre anni fa l'Immacolata Concezione era un poligono di tiro e dentro i jihadisti nascondevano pure i loro prigionieri. E' la giornata della 'carezza', della speranza, della vicinanza ai cristiani che, insieme alle altre minoranze, soprattutto gli yazidi, hanno subito sotto le minacce del Califfato una delle persecuzioni più efferate degli ultimi anni. La strada che da Erbil porta il Papa a Qaraqosh è una lingua d'asfalto, piena di check-point, campi profughi, cimiteri. Ottanta chilometri che furono attraversati da circa 120mila cristiani, la maggior parte dei quali in una sola notte, tra il 6 e il 7 agosto 2014, quando l'Isis aveva piantato nei villaggi cristiani le bandiere nere e aveva segnato le porte con la 'N' di nazareno, seguace di Cristo. Ad aprire le porte in quei giorni furono i curdi di Erbil. Secondo i dati della fondazione pontificia Aiuto Alla Chiesa che Soffre, una delle realtà più attive nel sostegno del rientro dei cristiani nell'area, ad oggi sono tornate poco meno della metà delle famiglie. E Papa Francesco ha parlato dell'esodo come di "un danno incalcolabile non solo per le persone e le comunità interessate, ma per la stessa società che si lasciano alle spalle". Ascolta commosso le testimonianze di chi è sopravvissuto, ed è tornato dopo anni di campo profughi ma lancia anche un messaggio di speranza perché "il terrorismo non ha l'ultima parola". "Con grande tristezza, ci guardiamo attorno e vediamo altri segni, i segni del potere distruttivo della violenza, dell'odio e della guerra. Quante cose sono state distrutte! E quanto dev'essere ricostruito! Questo nostro incontro - ha detto Papa Francesco a Qaraqosh - dimostra che il terrorismo e la morte non hanno mai l'ultima parola. L'ultima parola appartiene a Dio". Chiede con il cuore in mano ai cristiani di "perdonare" perché questa è l'unica via indicata da Dio. Poi plaude alle esperienze di convivenza, di aiuti, di reciproco rispetto. "E' possibile sperare nella riconciliazione e in una nuova vita". Ribadisce che la religione non è mai contro nessuno. "Se Dio è il Dio della vita - e lo è -, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace - e lo è -, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell'amore - e lo è -, a noi non è lecito odiare i fratelli". La gioia esplode poi a Qaraqosh: sono migliaia le persone nelle strade ad attenderlo, nonostante la pandemia, nonostante le paure che restano nel cuore. E' il primo vero e proprio 'bagno di folla' in questa visita in Iraq dove la misure anti-covid e quelle di sicurezza messe in campo dal governo iracheno avevano blindato gli eventi, a poche centinaia di inviati registrati. Poi il Papa va ad Erbil, nel Kurdistan iracheno, che accolse i cristiani in fuga. Celebra la Messa, l'evento conclusivo di questo viaggio che sembrava impossibile. Come quello di Abramo che "sperò contro ogni speranza", per usare le parole dello stesso Francesco. "L'Iraq rimarrà sempre con me, nel mio cuore", si congeda. "Chiedo a tutti voi" di "lavorare insieme in unità per un futuro di pace e prosperità che non lasci indietro nessuno e non discrimini nessuno". "Prego che i membri delle varie comunità religiose, insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, cooperino per stringere legami di fraternità e solidarietà al servizio del bene comune e della pace. Salam, salam, salam! Shukrán! (Grazie), Dio vi benedica tutti! Dio benedica l'Iraq! Allah ma'akum! (Dio sia con voi)". Stasera il ritorno a Baghdad e domani il Papa lascerà l'Iraq concludendo il viaggio che è già nella storia. (ANSA).





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Il rogo

Malga in fiamme nella notte a Saltria: l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco

Durante la notte, alle ore 01.15 di oggi (sabato 20 aprile) i vigili del fuoco volontari dell'Alpe di Siusi sono intervenuti per un incendio che ha coinvolto una malga a Saltria. I volontari sono riusciti a domare le fiamme, nessuna persona è rimasta ferita. Durante l'intervento sono stati supportati dai colleghi di Castelrotto e di Siusi (Foto: Landesfeuerwehrverband Südtirol, Federazione provinciale dei Corpi dei vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige)

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A fuoco la Borsa di Copenaghen: Danimarca sotto shock

Un incendio di vaste proporzioni nell'ex Borsa Valori di Copenaghen, risalente al XVII secolo, ha fatto crollare la guglia dello storico edificio, che era in fase di ristrutturazione. La guglia di 54 metri è scomparsa tra le fiamme al Borsen, che fu commissionato dal re Cristiano IV e costruito tra il 1619 e il 1640. Situato accanto al Parlamento danese, il Palazzo di Christiansborg, l'edificio ha ospitato la borsa valori fino agli anni '70 e attualmente funge da sede della Camera di Commercio danese. La polizia ha dichiarato su X di aver bloccato alcune zone del centro città per combattere l'incendio. "Stiamo assistendo a uno spettacolo terribile", ha dichiarato la Camera di Commercio danese. L'edificio, uno dei più antichi della capitale danese, era in fase di ristrutturazione quando ha preso fuoco. Le cause dell'incendio al momento sono sconosciute (foto Ansa Epa)

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Egna, salire sulla scala dei pompieri o sulle auto dei carabinieri: che emozione!

Sabato 13 aprile la Giornata della Protezione Civile con i vigili del fuoco volontari di Egna, la Croce Bianca Bassa Atesina, il Soccorso Alpino e Speleologoco Alto Adige C.N.S.A.S - stazione Bassa Atesina, la Compagnia dei Carabinieri della Bassa Atesina e la squadra cinofila dell'Associazione Nazionale Carbinieri. I visitatori più giovani hanno potuto cimentarsi con lo spruzzo al bersagli e la misurazione della pressione sanguigna. C'era anche un castello gonfiabile a forma di elicottero di salvataggio, mentre i veicoli di emergenza sono stati il "piatto forte" della giornata (foto Vf Egna / Diego Capraro)

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Carabinieri e atleti, grande festa alla Fiera di Bolzano: sul "podio" Vittozzi, Brignone e Paris

La biathleta leader di Coppa premiata come atleta dell'anno dal comandante del Centro Sportivo Carabinieri, Gianni Cuneo. Premio alla carriera all’appuntato scelto Wilfried Pallhuber (biathlon). Riconoscimenti anche per Michele Carollo (biathlon), Hannah Auchenthaller (biathlon), Iris De Martin Pinter (sci nordico), Mike Santuari (snowboard), Luca Spechenhauser (short track), Alex Gufler (slittino), Edoardo Saracco (sci alpino), Giorgia Collomb (sci alpino), Emanuel Rieder- Simon Kainzwaldner (slittino), Nicolò Ernesto Canclini (sci alpinismo), Florian Schieder (sci alpino), Dominik Fischnaller (slittino), Lukas Hofer e Patrick Braunhofer (biathlon), Eric Fantazzini e Robert Gino Mircea (bob) e i giovani Hannes Bacher, Manuel Weissensteiner e Leon Haselrieder (foto Matteo Groppo)

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Il ministro Tajani a Bolzano per l'inaugurazione della nuova sede di Forza Italia

Oggi, 6 aprile, il ministro Antonio Tajani è a Bolzano per l'inaugurazione della nuova sede di Forza Italia. Non si è sbilanciato per quanto riguarda l'accordo tra Svp e il partito, in vista delle europee. "Ci stiamo lavorando" ha dichiarato. In mattinata ha fatto un giro anche al mercato di Piazza Vittoria, dove ha incontrato i cittadini, allo scopo di condividere idee e visioni per il futuro.

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Kilde le dà l'anello, nozze in arrivo per Shiffrin: "'She said yes"

Un doppio colpo per le due star della neve, perché Kilde ha anche rivelato che tornerà sugli sci dopo la brutta caduta dello scorso gennaio. La coppia, ufficialmente insieme dal 2021, ha pubblicato su Instagram le foto in cui il campione norvegese regala l'anello alla fuoriclasse americana, che sfoggia un grande sorriso (foto Instagram Aleksander Aamodt Kilde)









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