Ligabue a Chiavari, 'fatto un terzo di quanto ho in mente'

(ANSA) - CHIAVARI, 05 LUG - Morale alle stelle per i fan di Ligabue sentendo il cantante dire che "finora le cose che ho fatto sono solo un terzo di quelle che ho in mente". Dal palco del Festival della Parola di Chiavari, spostato per maltempo nel palazzetto dello sport cittadino, Luciano Ligabue ieri sera si è raccontato davanti a circa 200 persone, di più le normative covid non le hanno permesse. E lo ha fatto intervistato dal giornalista Massimo Poggini partendo dal libro biografico, scritto con Massimo Cotto ed edito da Mondadori, "È andata così". "Dal primo concerto in un locale domenica pomeriggio in un posto che poteva contenere cento persone - ha raccontato il cantante - da lì è partito tutto e per altre 800 volte sono salito sul palco e sono un terzo di quelle che ho in testa". A Ligabue è stato consegnato il premio Ambasciatore della Parola. (ANSA).







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Maionchi e Corsi conducono Eurovision Song Contest 2023

(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Una inedita ed effervescente coppia per commentare l'edizione italiana di Eurovision Song Contest 2023. Saranno Mara Maionchi e Gabriele Corsi, come svelato ieri sera durante la trasmissione "Stasera c'è Cattelan", il late show di Alessandro Cattelan in onda su Rai 2, ad accompagnare i telespettatori italiani nella "tre giorni di Liverpool" che vede come portabandiera per il nostro Paese Marco Mengoni con una versione unica e riarrangiata di "Due Vite", il brano vincitore della passata edizione del Festival di Sanremo. Le due semifinali saranno trasmesse martedì 9 e giovedì 11 maggio alle 21 su Rai 2 (precedute da due anteprime alle 20.15) mentre La Grand final di sabato 13 maggio andrà in onda alle 20.40 su Rai 1. Rai Pubblica Utilità per favorire una maggiore inclusione, e come da tradizione del Servizio Pubblico, provvederà a sottotitolare e audiodescrivere le tre serate in diretta su Rai 2 e Rai 1 e a rendere interamente accessibile, anche attraverso la Lingua dei Segni, La Grand final del 13 maggio su un canale dedicato di RaiPlay. Il servizio di audiodescrizione sarà attivo in streaming per tutte e 3 le serate anche su RaiPlay. Su Rai Radio 2 e sul Canale 202 del Digitale terrestre il commento in simulcast delle tre serate sarà invece affidato a LaMario, Diletta Parlangeli e Saverio Raimondo. (ANSA).

Affleck, in Air un campione, il marketing e sua madre

(di Francesco Gallo) (ANSA) - BARI, 28 MAR - "Non è un film su Michael Jordan, non è un film di sport e non è neppure un film storico". Parola di Ben Affleck nel junket internazionale di AIR. LA STORIA DEL GRANDE SALTO film che più americano non potrebbe essere con la guerra, a colpi di milioni di dollari, tra marchi di sneakers come Adidas, Nike e Converse alla ricerca di un testimonial che potrebbe fare la differenza se ha un nome mitico come il campione di basket Michael Jordan. A firma di Ben Affleck e con Matt Damon protagonista nel ruolo del coraggioso e un po' folle manager della Nike, Sonny Vaccaro, racconta appunto l'incredibile e rivoluzionaria partnership tra un giovane Michael Jordan e la nascente divisione dedicata al basket della Nike, capace di rivoluzionare il mondo dello sport con il lancio del marchio 'Air Jordan'. La storia, tra l'altro del tutto vera, racconta appunto l'impresa di questa squadra di marketing che, fa una scommessa decisiva: puntare su un campione in erba. Ma in AIR soprattutto c'è la visione senza compromessi di una madre che conosce l'immenso talento del figlio che diventerà il 'fenomeno' del basket più grande di tutti i tempi. Il film in sala dal 6 aprile con Warner Bros e che passa al Bif&st, vede l'esordio della casa di produzione Artists Equity di Affleck e Damon, amici da sempre, e coautori di una sceneggiatura originale di Alex Convery. "Fatta la sceneggiatura - ha spiegato Affleck - ho avuto l'opportunità di parlare con Michael Jordan che, per quelli che non lo sanno, è uno degli uomini che mettono più soggezione. A un certo punto Jordan mi ha parlato prima di suo padre e poi di sua madre. E, in questo ultimo caso, lo ha fatto con uno sguardo di riverenza, soggezione e amore che mi ha capire quanto sia importante per lui la madre. Così quando gli ho chiesto chi voleva l'interpretasse e mi ha detto 'Viola Davis' per me è stato vincolante". Un rispetto del regista-attore verso il campione che gli fa dire: "Mi sono sentito obbligato a spiegargli che il film non sarebbe stato storicamente accurato, ma per forza di cose una specie di favola, una parabola". "Io e Ben Affleck Siamo cresciuti proprio in quell'epoca. Quindi conoscevamo la storia dal nostro punto di vista, ma non da quello delle persone che erano davvero coinvolte - spiega un Matt Damon in piena forma dopo i chili di troppo imposti al personaggio di Sonny Vaccaro responsabile marketing della Nike - . E così ogni volta che leggevamo la sceneggiatura ci venivano dei dubbi e ci rimettevamo subito le mani. Un po' quello che ci era già successo per WILL HUNTING . Ma quando poi insieme abbiamo messo mano all'ultimo stesura di AIR, ha prevalso la sicurezza che ci dava l'esperienza dei decenni che ci hanno visti impegnati a fare cinema. Il nostro problema è stato sempre e solo quello di fare qualcosa che non offendesse in alcun modo Jordan". Matt Damon poi ci tiene a dire: "Abbiamo cercato comunque di catturare lo spirito di queste persone più di ogni altra cosa. Non ci interessava essere troppo precisi negli accadimenti, ma cogliere l'entusiasmo di questo gruppo di disperati (la Nike allora copriva solo il 17% del mercato) pieni di un'energia contagiosa". Dice infine Viola Davis, una straordinaria mamma del campione Jordan: "Le madri, si sa, sono una cosa importante nella vita di chiunque, quindi sono stata lusingata e commossa quando mi è stato chiesto di interpretare la madre di Michael Jordan per sua stessa volontà. Conosco Jordan, ma non sapevo affatto che la madre Deloris avesse strappato alla Nike una partecipazione agli utili della scarpa proteggendo così gli interessi di suo figlio. Volevo saperne di più di questa signora capace di lottare con tanta forza e coraggio. Questa sua capacità di avere una visione all'avanguardia nelle trattative l'ha resa una donna incredibile che ho desiderato ancora di più interpretare". Nel cast stellare di AIR troviamo anche Jason Bateman nel ruolo di Rob Strasser, Chris Messina in quello di David Falk, Matthew Maher in Peter Moore, Marlon Wayans (George Raveling), Chris Tucker (Howard White), Gustaf Skarsgård (Horst Dassler) e Julius Tennon nei panni di James Jordan. (ANSA).

A Liliana Cavani Leone d'Oro della Mostra di Venezia

(ANSA) - VENEZIA, 27 MAR - Va alla regista Liliana Cavani il Leone d'oro alla carriera dell'80/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera. Altro Leone d'Oro alla carriera è stato assegnato all'attore honkongese Tony Leung Chiu-wai. "Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia per questa sorpresa bellissima", ha dichiarato Cavani, che ha partecipato alla Mostra di Venezia dal 1965 con "Philippe Pétain: Processo a Vichy", Leone di San Marco per il documentario (ANSA).

E' morto Ivano Marescotti

(ANSA) - RAVENNA, 26 MAR - E' morto, a Ravenna, l'attore e regista Ivano Marescotti. Aveva 77 anni. Era da qualche giorno ricoverato all'ospedale civile di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia. Lascia la moglie Erika, che aveva sposato un anno fa, e la figlia Iliade nata nel suo matrimonio precedente. (ANSA).

Bocelli a cavallo si esibisce a sorpresa a Times Square

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Andrea Bocelli si è esibito a Times Square davanti ai fan in delirio, incantati ed esaltati dallo spettacolare arrivo a sorpresa del tenore a cavallo, insieme a sua moglie Veronica. L'occasione è stata la presentazione, tenuta nascosta fino alla fine, dello speciale musicale "The Journey", un film documentario prodotto dal colosso americano TBN, che racconta proprio un viaggio a cavallo del tenore con Veronica, sulla via Francigena. Lo speciale ha visto l'artista in sella del suo amato destriero attraversare la campagna toscano-laziale, in una sorta di pellegrinaggio che da Roma lo ha riportato a casa, sulle colline di Lajatico. Il docu-film sarà nelle sale cinematografiche statunitensi il 2, 3, 4 e 6 aprile, mentre in Italia è disponibile sulla piattaforma Paramount+. Partito da Central Park, Bocelli è arrivato a cavallo a Times Square tra le ovazioni dei presenti. (ANSA).

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Beyonce stilista, così è nata Renaissance Balmain

E' nata proprio dalle note dell'album di Beyonce, la nuova collezione, surreale e pop, disegnata dal direttore creativo di Balmain, Olivier Rousteing, e dalla stessa pop star. E' lui stesso a voler raccontare com'è andata. "Quando Beyoncé ha pubblicato per la prima volta quelle straordinarie sedici canzoni, è riuscita a spingermi a rilasciare molto di più, delineando 50 nuove silhouette che contenevano ritmo, spirito e voci del Rinascimento" (foto Ansa)

Notte Taranta, Mannoia dirigerà l'Orchestra Popolare

(ANSA) - BARI, 24 MAR - Sarà Fiorella Mannoia la maestra concertatrice della 26/a edizione del concertone de 'La Notte della Taranta', il 26 agosto a Melpignano (Lecce), dopo il successo dello scorso anno con circa 200mila presenze. L'annuncio sarà dato in mattinata in una conferenza stampa alla quale parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano; e il presidente della fondazione Notte della Taranta Massimo Manera. Mannoia avrà il compito di "coniugare il passato al futuro attraverso lo sguardo delle donne", secondo quello che sarà il filo conduttore di questa edizione del festival dedicato alla cultura popolare, partendo dalla tradizione musicale del Salento. Fiorella Mannoia ha già partecipato alla Notte della Taranta come ospite speciale nel 2016 ed è la quarta donna, dopo Carmen Consoli, Andrea Mirò e Madame, a dirigere il grande evento live. Nell'edizione 2023 la ricerca tematica del concertone sarà focalizzata sulle parole dei testi popolari esaltando la poetica dei versi attraverso l'interpretazione della maestra concertatrice che dialogherà con i 21 componenti dell'Orchestra Popolare e gli ospiti italiani e internazionali. "Una narrazione al femminile - spiegano gli organizzatori - per ripercorrere le tappe del viaggio di emancipazione che le donne hanno compiuto dal tarantismo ad oggi, passando dalle rivendicazioni sindacali in tema di lavoro alla ribellione per un destino imposto da altri". (ANSA).

Morto politico Rolando Picchioni, ex presidente Salone Libro

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - È morto nella notte Rolando Picchioni, politico, presidente del Salone del libro di Torino fino al 2015, avrebbe compiuto 87 anni a maggio. Nato a Como, si era laureato in Lingue e letterature straniere all'Università di Torino e qui aveva condotto la sua carriera politica, iniziata nella Democrazia cristiana. Deputato dal 1972, era stato sottosegretario ai Beni culturali nei due governi Cossiga e nel governo Forlani, dal 1979 al 1981. Ricoverato da giorni nella clinica Santa Caterina da Siena nel capoluogo piemontese, è deceduto nella notte. (ANSA).

Romeo e Giulietta diretto da Daniele Gatti a Santa Cecilia

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Romeo e Giulietta, la tragica storia d'amore più bella resa della letteratura resa immortale da Shakespeare, è al centro del concerto per la stagione sinfonica di Santa Cecilia diretto da Daniele Gatti il 23 marzo alle 19:30 (repliche il 24 marzo alle 20:30 e il 25 alle 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone). Il maestro, che torna a Santa Cecilia alcune settimane dopo i successi ottenuti con l'Elias di Mendelssohn, aprirà la serata con la Ouverture-fantasia dedicata innamorati da Čajkovskij ai due innamorati, eseguita per la prima volta nel 1870 e più volte rivista dal compositore. Quindi sarà la volta del debutto nella stagione sinfonica di Santa Cecilia del violoncellista Pablo Ferrández, che eseguirà le Variazioni su un tema Rococò, sempre di Čajkovskij. Nella seconda parte del concerto è in programma la suite del balletto Romeo e Giulietta di Prokof'ev, con la scelta di alcuni brani tra cui I Montecchi e i Capuleti. Quando iniziò a pensare alla realizzazione delle musiche per un nuovo balletto, il compositore era un musicista di grande esperienza e di balletti ne aveva già composti diversi. La suite, scritta tra il 1935 e il 1936 - il primo grande progetto dopo il suo ritorno in patria -, fu eseguita per la prima volta nel 1938, a Brno in Cecoslovacchia, e solo nel 1940 in Unione Sovietica. Daniele Gatti è direttore musicale dell'Orchestra Mozart, consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra e direttore principale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 2024 sarà direttore principale della Staatskapelle di Dresda. (ANSA).

Addio a Citto Maselli, testimone del Novecento

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Aveva 92 anni Francesco Maselli e la sua vita è stata un viaggio nel secolo che lo ha visto protagonista. Che Maselli detto "Citto" avesse nel sangue la vocazione dell'organizzatore oltre a quella dell'artista, i suoi genitori lo scoprirono subito. Nato a Roma il 9 dicembre 1930, ad appena 14 anni, in piena occupazione nazista, si distingueva già alla testa dell'unione degli studenti italiani per sostenere i movimenti di liberazione. Figlio di un critico d'arte, respira in casa letteratura e arte (sua sorella Titina muove già i primi passi come pittrice), incontra ospiti illustri che presto lo spingono a partecipare alle lotte del partito comunista. A guerra finita lascia il liceo classico, dove ha incontrato un'amica e una compagna di battaglie politiche come Luciana Castellina, si iscrive al Pci e nel 1949 prende il diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia, fondato da Luigi Chiarini che poi lo assumerà come assistente alla regia. Ma è con Michelangelo Antonioni che conosce davvero il set, aiuto regista nel documentario "L'amorosa menzogna" del 1948. Tra l'elettrico "Citto" (ben presto tutti lo conosceranno così) e il pensoso regista ferrarese si stabilisce una corrente di simpatia e empatia artistica che li terrà insieme, con alterne vicende, per tutta la vita. Lavora alla sceneggiatura del film d'esordio di Antonioni "Cronaca di un amore" (1950) e poi a "La signora senza camelie" tre anni dopo. Intanto si fa le ossa con una serie di memorabili documentari, a cominciare da "Bagnaia paese italiano" del '49, arrivando anche al festival di Cannes con "Bambini" del '51 per il quale ottiene la collaborazione di Giorgio Bassani. Il 1953 + per lui un anno di svolta: dirige l'episodio "Storia di Caterina" per il film "Amori in città" ideato da Cesare Zavattini e collabora con Luchino Visconti al film collettivo "Siamo donne" nell'episodio con Anna Magnani. Sempre Visconti gli presenta Goliarda Sapienza (che sarà la sua compagna per anni) e garantisce per lui aiutandolo a strappare il primo contratto per un lungometraggio nel 1955: è "Gli sbandati", diretto ad appena 23 anni nel '55 e subito invitato alla Mostra di Venezia dove Maselli si afferma come una delle più belle sorprese del momento. In quella stagione lussureggiante di talenti sono però ferree le regole dei gruppi intellettuali e non corre buon sangue tra Antonioni e Visconti. Così la rottura tra Citto e Michelangelo è brutale. I due, che si sfidavano in gare di velocità notturne ed erano al centro di infuocate discussioni estetiche, non si parleranno per anni, mentre il circolo dei "viscontiani" lo accoglie a braccia aperte: oltre al cinema per lui si aprono anche le porte della lirica (un amore accarezzato tutta la vita) e dirige al Teatro La Fenice uno storico "Trovatore" di Giuseppe Verdi. Appena un anno dopo Maselli è di nuovo sul set con "La donna del giorno", seguito da "I delfini" del 1960 (forse una delle sue opere migliori), fino a un capolavoro come "Gli indifferenti" (1964) dal romanzo di Alberto Moravia. I produttori credono nel nuovo talento che accoppia una raffinatezza di stile e una sintonia con i tempi nuovi oltre il neorealismo ormai accademico e gli offrono buoni contratti. Così Citto accetta la proposta di Franco Cristaldi per un giallo ironico ("Fai in fretta ad uccidermi… ho freddo" con Monica Vitti e Jean Sorel) e poi per la commedia "Ruba al prossimo tuo" con Claudia Cardinale e Rock Hudson. Siamo però ormai nel clima infuocato del '68, il regista è in prima fila nelle contestazioni della Mostra di Venezia, anima la storica associazione dei cineasti (l'Anac di cui è tra i fondatori), avverte potente il richiamo di un impegno diretto. Così si getta a capofitto nella militanza politica, mette la sua firma sul rivoluzionario statuto della "nuova" Biennale, fotografa l'immobilismo snob degli intellettuali con il provocatorio "Lettera aperta a un giornale della sera" nel 1970. Per tutto il decennio sarà più spesso a comizi e convegni che dietro la macchina da presa ma nel 1975 gira uno dei suoi film migliori e più complessi: "Il sospetto di Francesco Maselli" con Gian Maria Volonte' militante comunista nell'Italia fascista, braccato dalla polizia segreta dell'Ovra. Tornerà a stupire 11 anni dopo, nel 1986, con l'intimo e inatteso "Storia d'amore" che porta la debuttante Valeria Golino alla Coppa Volpi come miglior attrice alla Mostra del cinema. Per lui è una nuova svolta, si appassiona alla radiografia dei sentimenti e del femminile con titoli come "Codice privato", "Il segreto", "L'alba". Nell'ultimo periodo è tornato ad un cinema più dichiaratamente ideologico e sociale tra il televisivo "I compagni" (1999), il documentario "Civico Zero" (2007) e il profetico "Ombre rosse" (2009). Sperimentatore appassionato, fotografo d'avanguardia, memorialista attento come nel suo bellissimo "Frammenti di Novecento", Citto Maselli insieme al collega Emidio Greco inventa nel 2004 le "Giornate degli autori" a Venezia come già aveva fatto più di 30 anni prima con le "Giornate del cinema italiano" nel 1972; con l'indispensabile complicità di sua moglie, Stefania Brai, organizza i collettivi di cineasti per opere d'impegno civile come "Un altro mondo è possibile", "Lettera dalla Palestina", "Piazza San Giovanni". Affascinante per la sua eleganza naturale, martellante nella dialettica, seducente nel rapporto personale e pragmatico nella trattativa politica, Francesco Maselli è stato davvero un uomo del Novecento, capace però di vedere oltre: basta guardare una delle sue fotografie per trovarvi un talento futuribile che non ha mai avuto paura del nuovo. (ANSA).









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