Conclave, oggi 133 cardinali nella Cappella Sistina e in serata la prima fumata
I cardinali riuniti in San Pietro per la messa pro eligendo pontefice, presieduta dal decano del Collegio, Giovanni Battista Re
CITTÀ DEL VATICANO. I cardinali, sia quelli che partecipato al Conclave che i non elettori, sonoin questi minuti nella Basilica di San Pietro, dove stamane viene celebrata la messa Pro eligendo Romano Pontifice.
La messa è concelebrata dai cardinali elettori e presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. Stamane, i porporati che ancora non l'avevano fatto, hanno completato la sistemazione nelle proprie stanze nella residenza di Casa Santa Marta o nell'adiacente Santa Marta Vecchia, dove alloggeranno in questi giorni di Conclave.
Questo pomeriggio alle 16.20, nella Prima Loggia del Palazzo apostolico vaticano, con la processione degli elettori dalla Cappella Paolina alla Sistina inizieranno le operazioni preliminari del Conclave, cui seguirà l'eventuale prima votazione e, nel tardo pomeriggio, la prima 'fumata'.
Nell'ultima congregazione i cardinali hanno affrontato i temi degli abusi e dei conti vaticani, ma hanno soprattutto preso atto dell'eredità di Francesco contro tutte le guerre. Istituti, seminari e ristoranti i luoghi di ritrovo dei porporati per conoscersi e confrontarsi fino all'extra omnes.
Nella Sistina entreranno 133 cardinali elettori di 66 Paesi diversi e da tutti i continenti: 53 europei con 17 italiani.
"Si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero": i cardinali, prima di entrare in conclave, fanno propria l'eredità di Francesco e chiedono di fermare tutte le guerre, dall'Ucraina al Medio Oriente, passando per tutti i Paesi che soffrono in questo momento la guerra. Un segnale chiaro di continuità con quanto seminato da Bergoglio che dovrà essere fatto proprio dal suo successore.
Ma la continuità è richiesta anche per le riforme, dalla legislazione sugli abusi alla stretta dei conti in Vaticano, come è emerso nella congregazione di oggi, l'ultima delle riunioni del pre-conclave. Ma anche temi che sembravano molto bergogliani, dai cambiamenti climatici al dialogo interreligioso, diventano una 'cifra' della Chiesa che si sta disegnando per il futuro.
Da domani l'ingresso in Sistina per tirare le somme di queste discussioni.
Si cerca "un pontefice, un costruttore di ponti", come ribadito dai cardinali nell'ultimo dialogo a cuore aperto. Entrano da favoriti gli italiani, Pietro Parolin e Pierbattista Pizzaballa, ma spicca anche la figura di Jean-Marc Aveline, il cardinale di Marsiglia. Una figura, questa, vicina a Matteo Zuppi, e si vedrà nelle prossime ore se l'ala più in continuità con Francesco deciderà di puntare sull'uno o l'altro.